VARESE, 25 settembre 2024- di GIANNI BERALDO-
Tutto pronto per la nuova edizione della Varese Design Week (presentata questa mattina a Salone Estense alla presenza tra gli altri dell’assessore regionale alla Cultura Francesca Caruso e la direttrice della Scuola Europea Ariane Farinelle), intitolata “Design Connections “manifestazione che si svolgerà dal 9 al 13 ottobre che quest’anno taglia il ragguardevole traguardo delle 8 edizioni.
Ideata dalla presidente dell’omonima associazione Varese Design Week e direttrice della rivista Living, Nicoletta Romano insieme alla sua vice Silvana Barbato, questo particolare appuntamento come sempre coinvolgerà tutta la città grazie a situazioni ed eventi importanti e particolari.
Originalità e coinvolgimento sono i dogmi che rendono unico questo appuntamento culturale sì ma oseremmo dire pure sociale e avanguardista.
Partendo dalle esclusive ambientazioni una ad appannaggio di Max Laudadio, mentre le altre quattro che raccontano il passato e storia di Varese passando dal Gran Cinema Vittoria, Villa Panza, Lyceum e lo Showroom di ERCO. Interessanti anche le due location collaterali come Baseblu e Cinema Vittorio.
Molti gli appuntamenti pressoché irrinunciabili. A partire dalla lectio magistralis che terrà Alberto Alessi a Villa Panza (giovedì 10 ottobre ore 18), o la mostra interattiva “il design del computer tra storia e intelligenza artificiale” che sarà allestita al Gran Cinema Vittoria riallacciando idealmente il filo del passato con quello relativo al futuro e dedicata ai millenials e la generazione Z. Mostra che, tra le altre cose, vede esposti pezzi d’epoca e molto rari di design.
E quando si parla di futuro non possiamo esimerci nel pensare un coinvolgimento da parte dei giovani, che in questa edizione della Varese Fashion Week assurgono al ruolo di protagonisti in diversi e importanti appuntamenti in programma.
<<È un evento – ha dichiarato l’assessore Caruso – che arricchisce non solo il panorama culturale di Varese, ma di tutta la Lombardia . Un appuntamento internazionale di grande valore, dove creatività, innovazione e cultura si incontrano per interpretare il presente e immaginare il futuro. Questa manifestazione – ha concluso l’assessore Caruso – si è consolidata come un punto di riferimento per il design e la creatività . È una vetrina che mette in luce il talento dei designer e il patrimonio culturale di Varese. Eventi come questo dimostrano l’importanza di investire in cultura e innovazione, motori fondamentali per lo sviluppo del territorio>>.
Ovviamente l’arte del design qui è rappresentata in tutte le sue forme e tipicità e per rendersene conto basterà visitare la mostra permanente Quattrocchi sul mondo, della fotografa Loredana Bonora (una delle venti crochet design al mondo) allestita all’Ufficio di Laudadio.
Nonostante il successo sempre crescente della manifestazione, Nicoletta Romano non pare particolarmente soddisfatta sul fatto di non avere vinto quella sorta di scommessa che vedeva negli anni la ‘sprovincializzazione’ a livello culturale di Varese.
<<E’ una cosa che mi addolora. Stiamo facendo tutto questo con grande passione cercando soprattutto di togliere Varese da questa sorta di globo in cui la città fatica a uscirne e questo è un vero peccato visto che abbiamo in casa dei veri talenti. Come il designer varesino Stefano Zellner premiato recentemente a Parigi e qui non preso in considerazione >>, dice la stessa Romano che aggiunge <<Noi vogliamo far capire ai varesini che fuori dalle mura di questa città vi è qualcos’altro. Noi amiamo Varese ma, voglio dire, le salamelle ogni tanto lasciamole da parte>>.
Si denota una leggera vis polemica da parte della giornalista e presidente varesina. D’altronde come darle torto se consideriamo che gran parte dei visitatori della Design Week provengono da altre provincie lombarde o dal Canton Ticino?
Per vedere il programma consultare il sito varesedesignweek-va.it
