Martedì al cinema Multisala Impero di Varese il docufilm “Cuori Liberi”

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VARESE, 28 settembre 2024 – Martedì 1 ottobre arriva al cinema Multisala Impero di Varese il docufilm “Cuori Liberi, (inizio ore 21) fino all’ultimo respiro” che racconta la sconfitta dell’umanità che si è consumata, per l’ennesima volta, il giorno 20 settembre 2023.

 La pellicola, distribuita da Mescalito Film, è opera del regista Alessio Schiazza e vede tra i principali protagonisti Sara D’Angelo,  portavoce della Rete dei Santuari di Animali Liberi, e Roberto Manelli del Rifugio Progetto Cuori Liberi, che in quella tremenda giornata di un anno fa hanno opposto resistenza in modo pacifico per tentare, invano, di difendere Crosta, Crusca, Pumba, Dorothy, Mercoledì, Bartolomeo, Ursula, Carolina e Spino: uccisi, come tutti sappiamo, dalla violenza di Stato senza un vero motivo.

In sala martedì sarà presente la sezione locale di LNDC Animal Protection, che interverrà dopo la proiezione sui temi del film e sarà disponibile a un dialogo con il pubblico. Il nazionale dell’associazione animalista, insieme a LAV, ha sostenuto il docufilm e ha prestato da subito assistenza legale al Rifugio, facendo il primo ricorso urgente al TAR, in cui si chiedeva di fermare quell’ordinanza di uccisione.

In sede giudiziaria il TAR Milano ha dovuto prendere atto dell’esecuzione del provvedimento di abbattimento, dichiarando improcedibile la richiesta di sospensiva, ma LNDC ha chiesto di andare avanti con una istanza di risarcimento del danno, domandando al TAR di ordinare all’ATS l’esibizione del verbale delle operazioni compiute, visto che non ci era stato fornito”, ha anticipato l’avv. Pezone: “A questo punto abbiamo appreso che questo verbale non esisteva. Evidenzieremo la gravità di tale carenza all’udienza di merito del 6 dicembre prossimo, dato che tutte le operazioni esecutive svolte da pubblici funzionari devono essere descritte e verbalizzate. Insisteremo ovviamente nella richiesta di accertamento della illegittimità dell’ordine di abbattimento e la richiesta di danni”, ha concluso Pezone.

La battaglia, annuncia LNDC Animal Protection, continuerà anche in sede politica per avere protocolli sanitari che tengano conto del fatto che i santuari ospitano animali non destinati alla produzione alimentare e che sono stati sottratti a situazioni di sfruttamento e maltrattamento e che necessitano di una normativa ad hoc, ferma restando la necessità di garantire il rispetto di tutte le misure di biosicurezza in caso di presenza di animali malati.

 “Cuori Liberi, fino all’ultimo respiro” vuole ricordare non solo quanto accaduto a Sairano ma anche il movimento popolare di oltre 10.000 persone, accorse nell’autunno 2023 da ogni parte d’Italia e non solo, per manifestare e chiedere giustizia nelle due grandi manifestazioni di Milano e di Roma.

All’inizio di quel mese di settembre 2023 dopo che allevatori, sotto indagine, non avevano colpevolmente denunciato la presenza della malattia nei loro impianti, si era sviluppato nel rifugio Cuori Liberi un focolaio di PSA, mentre la malattia dilagava tra gli allevamenti industriali del pavese. Molti maiali erano morti, ma alcuni di loro stavano resistendo al virus e potevano probabilmente salvarsi. Eppure, dopo settimane di resistenza da parte di attivisti e animali contro l’uccisione indiscriminata ordinata dall’ATS di Pavia, si è verificato l’epilogo peggiore che si potesse immaginare. La vicenda si è chiusa con l’uccisione dei maiali rimasti e una violenza inaudita usata su coloro che li volevano difendere in modo pacifico, oltre che danni importanti alle strutture del rifugio. Rifugio che, come tutti gli altri di questo tipo, ospita animali sequestrati da situazioni di maltrattamento e sfruttamento senza alcun sostegno di fondi pubblici ma solo dal sacrificio delle persone che lo gestiscono e dei sostenitori, offrendo di fatto un presidio di legalità sul territorio e un alto valore educativo per la cittadinanza.

“Il documentario “Cuori liberi, fino all’ultimo respiro” ripercorre le tappe di questa vicenda, facendo luce su una pagina buia dei diritti animali e umani nella storia italiana. Continueremo a chiedere giustizia e a lottare per un’effettiva tutela dei rifugi, dei santuari e delle vite che ospitano, verso un necessario e urgente cambiamento radicale del sistema produttivo. Le gravi carenze gestionali nel rispetto della biosicurezza e nei controlli adeguati negli allevamenti di maiali hanno portato ad un’evoluzione catastrofica della malattia come dimostrato dal fatto che ci troviamo di fronte a una nuova ondata in diverse zone d’Italia con epicentro proprio nella provincia di Pavia, di nuovo. La PSA è l’emblema di un modello fallimentare di produzione che si basa sul confinamento estremo di milioni di animali trattati alla stregua di oggetti, e solo pochi fortunati sottratti a questo ciclo crudele trovano vita e rispetto all’interno dei rifugi e santuari. Riteniamo l’ATS responsabile di non aver trovato una via alternativa, applicando opportune deroghe all’uccisione degli animali possibili alla luce del Regolamento europeo sulla sanità animale, in virtù del fatto che gli animali erano protetti all’interno di un rifugio permanente, con il ruolo che questa realtà riveste, e mai sarebbero stati spostati altrove”, ha dichiarato LNDC Animal Protection.