La famiglia come (forse) non l’avevi mai pensata: ciclo di otto incontri per comprendere come oggi sia cambiata la famiglia

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VARESE, 12 ottobre 2024-Prende il via la rassegna La famiglia come (forse) non l’avevi mai pensata: un ciclo di otto incontri per esplorare le diverse tematiche connesse alla famiglia intesa nella sua accezione più ampia.

Oggi è importante considerare le tante forme e dinamiche affettive che fanno parte delle relazioni familiari – spiega l’assessora ai Servizi educativi Rossella Dimaggio – tanto che più che di famiglia è corretto parlare di famiglie, al plurale. La rassegna, ben articolata, nasce proprio per offrire riflessioni e momenti di confronto in grado di dare sostegno alla genitorialità e al complesso di emozioni e dinamiche che possono essere coinvolte”.

Gli incontri, gratuiti e aperti a tutti, hanno sede in Salone Estense e Sala Matrimoni di Palazzo Estense. Inoltre è previsto un appuntamento nell’Auditorium di Sant’Ambrogio con una storia d’amore ballata e recitata sulle note del Tango Argentino. La rassegna è promossa dall’associazione Essere Esseri Umani, con il patrocinio del Comune di Varese. A presentare l’iniziativa in conferenza stampa è Marta Zighetti, psicoterapeuta, coordinatrice della rassegna.

Il primo appuntamento è il 15 ottobre in Sala matrimoni alle ore 18.30, con l’incontro “Attaccamento e amore: Le radici invisibili dei nostri legami”, con Marta Zinghetti. Durante l’incontro la dottoressa Zinghetti spiegherà come la scelta del partner e le dinamiche delle nostre relazioni siano influenzate dalle aspettative che abbiamo su noi stessi e sugli altri. Capire come i bambini sviluppano l’attaccamento verso il loro caregiver è la chiave per comprendere i nostri legami più intimi, permettendoci, crescendo, di poterli trasformare.

Secondo appuntamento il 19 ottobre alle 18.30 in Salone Estense, sul tema “Uomini che piangono poco: verso una riscoperta delle emozioni maschili”. Alberto Penna accompagnerà il pubblico in un viaggio per esplorare l’apparente differenza emotiva tra uomini e donne. In realtà, e nella prima infanzia, c’è lo stesso mondo emotivo, che viene diversificato poi per la cultura e l’educazione. Il bilancio sommario di questa differenza acquisita è una peggiore capacità relazionale e empatica, sulla quale la consapevolezza può cambiare di molto le cose.

Il 16 gennaio Stefano Cirillo parlerà di “La violenza di genere nella coppia è un problema di lui”. L’appuntamento è alle 18.30 in Sala matrimoni. Al centro del dibattito il tema della violenza sulle donne, dove il conflitto di coppia non c’entra ma è un problema degli uomini. Affrontare il fenomeno sistemico e strutturale della violenza sulle donne nel nostro Paese richiede guardare in prospettiva una società che continua a mantenere le donne un passo indietro rispetto agli uomini, con il fenomeno della violenza, punta dell’iceberg di una cultura che ancora ritiene “normale” la disparità, che si mantiene costante e che, anzi, in alcuni aspetti pare peggiorare.

Si prosegue il 12 febbraio alle 18.30 in Sala matrimoni con “Famiglie LGBTQIA+: nuove famiglie o nuovi sguardi?”. L’incontro è a cura di Federico Elio Calemme, per comprendere cosa significa parlare di Famiglia LGBTQIA+ e quali sono le sue caratteristiche e specificità, per uscire dal concetto di “diverso” e approdare a quello di “differente”.

Il 19 marzo in Salone Estense si parla di “Come stanno i padri lavoratori?”. L’appuntamento è alle 18.30 con Cristina Di Loreto: al centro dell’evento sono i nuovi padri, tra stereotipi e realtà, per riflettere su temi come benessere psicologico, soddisfazione lavorativa, percezione di riconoscimento sociale, esaurimento emotivo, senso di colpa e molte altre dimensioni connesse.

L’11 aprile in Sala matrimoni alle 18.30 si parla de “I molteplici tradimenti nella vita di coppia: rilanciare o chiudere?” con gli interventi di Paola Covini e Dante Ghezzi. Si può recuperare la fiducia nel partner che ha rotto il legame di origine? Negli ultimi anni la psicologia sociale e clinica ha sviluppato una significativa riflessione sul costrutto del perdono nelle relazioni umane danneggiate in quanto segnate da dolore e conflitto. L’intervento si propone di riflettere sul tema del perdono nella vita di coppia attraverso la presentazione di alcune situazioni incontrate nel lavoro di terapia

Il 9 maggio all’Auditorium S. Giovanni Bosco appuntamento alle 21.00 con “Una noche de luna: una storia al ritmo del tango”: una storia d’amore ballata e recitata sulle note del Tango Argentino. Nel raccontare la storia di Diego e Luna i racconti prendono vita, portando lo spettatore tra il passato e il presente. Due attrici, un corpo di ballo e l’orchestra “3T Tango” dal vivo animano uno spettacolo avvincente, entusiasmante come tutto ciò che si muove al ritmo al Tango Argentino. 

Chiude la rassegna l’incontro del 14 maggio alle 18.30 in Salone Estense con Maria Chiara Gritti e Marta Zighetti: “Non c’è io senza un noi: salviamoci insieme”. Viviamo in un’epoca caratterizzata da un crescente senso di vuoto e solitudine, dove i legami affettivi sono sempre più fragili e superficiali. Da qui nasce la necessità di promuovere interventi per creare e rafforzare relazioni autentiche e inclusive, offrendo un antidoto al senso di solitudine diffusa. Per rispondere a questa esigenza, la dott.ssa Zighetti in collaborazione con l’equipe del centro di psicoterapia Essere Esseri Umani sta ultimando la stesura di un’opera divulgativa saggistica incentrata sul tema del senso di appartenenza, che verrà affiancata da attività sui territori per favorire incontri, condivisione e gruppi di mutuo aiuto per le persone in difficoltà.

Tutti gli incontri sono gratuiti e aperti a tutti, ad eccezione dello spettacolo all’Auditorium, il cui ricavato verrà destinato al progetto Terapia sospesa per consentire l’accesso alla terapia anche a chi si trova in situazioni di difficoltà. Su Eventbrite è possibile iscriversi alle serate.