VARESE, 14 ottobre 2024-L’ottava edizione della Varese Design Week si è conclusa con un segno più che positivo. Oltre ad avere fatto riscoprire tre iconici storici siti cittadini, il Gran Cinema Vittoria, il Lyceum e il Cinema Nuovo, unico ad esercitare tuttora la sua primaria vocazione, il ricco programma ha messo in luce e sottolineato temi profondi che hanno interessato e fatto riflettere un pubblico attento.
Ieri, al Vittoria, in mezzo agli antenati tecnologici della mostra Retrocomputer, nell’ambito degli Human Talks, molti hanno scoperto con evidente curiosità il fondatore e colui che ha progettato il Museo dell’Antropocene di Mombello: rispettivamente il climatologo di origine belga Frank Raes e l’architetto argentino Toribio Sosa. Rimanendo nell’internazionalità, si sono susseguiti due promettenti giovani designer: Stefano Zellner si è intrattenuto con Carlo Blumer svelando al pubblico presente, dai giovani ai meno giovani, le infinite possibilità della stampa 3D. Zellner è presente anche al primo piano di Baseblù Uomo con i suoi occhiali progettati in 3D che hanno appena vinto un prestigioso premio di design conferitogli a Parigi.
Infine, allo spazio Erco erano in mostra, sotto il titolo di “Connection Collection”, prodotti di sei designer affermati che si sono cimentati con il materiale nobile del marmo, dimostrando, attraverso le loro tecniche e la loro creatività, come questo materiale così rigido all’apparenza possa trasformarsi in prodotti di grande duttilità e leggerezza apparente. Cristian Visentin, Silvana Barbato, Dodo Arslan, Diego Vencato, Yulia Pyanzina e Diego Sferrazza, sono stati intervistati dal noto giornalista televisivo Giorgio Tartaro.
Per terminare in bellezza, domenica mattina si è svolto il petit déjeuner du cinéma, tradizionale appuntamento presso il cinema Nuovo, che ha visto la presenza delle girls e di un boy dell’Associazione Varese in maglia che hanno sferruzzato durante la proiezione del film “I’m your Man”. Una scelta quanto mai centrata da parte di Gabriele Ciglia, alter ego di Giulio Rossini anima del luogo, per chiudere il cerchio di questa edizione in parte dedicata all’intelligenza artificiale.
Unico neo, la chiusura delle strade del centro per un’altra manifestazione che ha penalizzato non poco, bloccando per molte persone l’accesso al cinema.
Nicoletta Romano e Silvana Barbato non nascondono la loro soddisfazione per il successo di quest’anno e visto che le fatiche e le difficoltà non le hanno mai spaventate sono già di nuovo al lavoro: Varese Design Week tornerà nel 2025 per la sua nona edizione!