VARESE, 26 ottobre 2024- – Servono almeno 50 milioni di euro per contrastare l’emergenza della Peste Suina Africana (Psa), che sta minacciando un settore strategico dell’agroalimentare italiano. E’ l’appello lanciato dal presidente Ettore Prandini oggi all’incontro “Difendere la zootecnia per difendere l’agricoltura”, organizzato dalla Coldiretti per l’inaugurazione della Fazi di Montichiari, la più importante manifestazione italiana a livello internazionale dedicata all’allevamento.
Notevole a livello numerico la presenza oggi a Montichiari degli allevatori e agricoltori di Coldiretti Varese, guidati dal presidente Pietro Luca Colombo e dal direttore Rodolfo Mazzucotelli.
Un’occasione per fare un panoramica sul difficile momento della cosiddetta Fattoria Italia, colpita da una serie di emergenza tra Psa, malattia della lingua blu e aviaria, con un bilancio che sino ad oggi parla di centomila maiali, quasi quarantamila pecore e oltre centottantamila tacchini abbattuti, secondo l’analisi Coldiretti sulla base dei dati del Bollettino epidemiologico.
“Un impatto devastante sui bilanci degli allevamenti nazionali, che mette a rischio un settore che vale oltre 55 miliardi di euro e rende necessaria la messa in campo di misure immediate” osserva Colombo. Non a caso l’incontro ha visto la presenza, assieme al segretario generale della Coldiretti Vincenzo Gesmundo, del vicepremier e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani (in collegamento), del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e del Commissario straordinario alla peste suina africana Giovanni Filippini. “Le misure annunciate dal Commissario straordinario Filippini, come la collocazione delle barriere autostradali per fermare i cinghiali, principali vettori del virus, e il depopolamento, rispondono alle proposte di Coldiretti di due anni fa” ha spiegato Prandini. “Ora, però, è indispensabile accompagnare queste azioni con l’erogazione immediata degli indennizzi agli allevamenti colpiti per evitare gravi danni economici”.