Ecomondo 2024. Resilienza costiera e adattamento ai cambiamenti climatici: una sfida per l’Europa

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VARESE, 5 novembre 2024-Secondo un recente studio dell’Istituto Europeo per l’Economia e l’Ambiente – EIEE, l’innalzamento del livello del mare potrebbe costare all’Europa fino a 872 miliardi di euro entro il 2.100, nel Mediterraneo sono a rischio 40.000 km di coste.

Roberto Montanari, funzionario della Regione Emilia-Romagna, responsabile del coordinamento di progetti europei ed iniziative internazionali in materia di protezione costiera, nel corso del convegno che si è svolto oggi ad Ecomondo (Fiera di Rimini, 5-8 novembre) ha evidenziato: “Stiamo assistendo negli ultimi anni ad un intensificarsi degli eventi di portata estrema in tutta Europa, come quello in Emilia-Romagna e quello che ha colpito Valencia. Negli ultimi 30 anni le inondazioni hanno colpito 5 milioni di persone, causando 3 mila vittime e 170 miliardi di dollari di danni”. Montanari ha sottolineato come, nonostante il miglioramento delle capacità previsionali e progettuali per la resilienza territoriale, “le fonti di finanziamento sono ancora scarse e frammentateE’ necessario un Piano Marshall per affrontare le sfide dei cambiamenti climatici”.

Il convegno ha inoltre esaminato lo stato di attuazione del Piano Nazionale per l’Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC) e le buone pratiche già implementate in Europa, come il progetto “Parco del Mare” sul waterfront di Rimini.

 Digital Twins e Earth Observation per la resilienza urbana

Le tecnologie digitali sono uno strumento strategico e fondamentale per affrontare tanti aspetti legati alla sostenibilità; dati satellitari, monitoraggio in tempo reale, analisi predittive sono cruciali per città più efficienti, resilienti e sostenibili per gestire efficacemente le emergenze ambientali”.  Così il professor Fabio FavaPresidente del Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo, al workshop sui Digital Twin e Earth Observation organizzato oggi alla prima giornata della manifestazione, in corso fino a venerdì alla fiera di Rimini.

In questo contesto, i Digital Twin, repliche virtuali di entità fisiche stanno emergendo come una delle applicazioni più promettenti dell’intelligenza artificiale, permettono di creare simulazioni dinamiche e interattive di sistemi complessi. Questa tecnologia trova applicazione in numerosi ambiti: dalla gestione delle infrastrutture urbane al monitoraggio ambientale, dalla pianificazione territoriale all’ottimizzazione delle risorse energetiche.

Il workshop organizzato dal Politecnico di Torino ha analizzato come queste tecnologie permettano la modellazione dinamica degli ecosistemi e delle reti infrastrutturali, fornendo informazioni cruciali per lo sviluppo urbano sostenibile.

Green bond: strumenti strategici per l’adattamento climatico

Il Forum per la Finanza Sostenibile ha organizzato oggi ad Ecomondo, organizzato da Italian Exhibition Group alla fiera di Rimini, una conferenza sul ruolo dei green bond come strumenti finanziari chiave per l’adattamento climatico. Si tratta di obbligazioni la cui emissione è legata a progetti con impatto positivo per l’ambiente, dal trattamento delle acque alla prevenzione dell’inquinamento, dalle infrastrutture per i trasporti sostenibili all’edilizia eco-compatibile. La conferenza ha posto particolare attenzione ai mini green bond per i progetti di adattamento delle PMI.

“Il mercato dei green bond è cresciuto rapidamente, ma in Italia la loro emissione è ancora limitata rispetto al PIL. Infatti, i green bond emessi in Italia rappresentano solo l’1,1% del PIL, a fronte del 4% in Belgio. Oggi, tuttavia, le PMI e altre realtà aziendali italiane hanno maggiori opportunità di accedere a questi strumenti, anche grazie al supporto di garanzie pubbliche. È quindi il momento di accelerare lo sviluppo del mercato italiano dei green bond, per sostenere la transizione verso un’economia più sostenibile e competitiva”, ha concluso Isabel Reuss, Senior Climate and Social Advisor al Forum per la Finanza Sostenibile (ItaSIF).

 Economia circolare: le nuove prospettive per i RAEE

Il convegno sui RAEE organizzato dal Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo ed ERION ha riunito i principali attori del settore per affrontare le sfide dell’economia circolare nel campo delle apparecchiature elettriche ed elettroniche. L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti di alto livello, tra cui la Deputy Head of Unit From waste to resources della Commissione Europea, esperti del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e referenti di organizzazioni come CdCRAEE, CdCNPA e CONAI. Approfondito il quadro normativo in evoluzione per poi esplorare le soluzioni innovative attraverso casi concreti: dal recupero del Neodimio dai RAEE e dalla mobilità elettrica, presentato da Itelyum, alle iniziative di economia circolare nel settore retail. Particolare attenzione è stata dedicata alle soluzioni di filiera per le batterie al litio, con la presentazione dei progetti METALLICO dell’Università di Torino e BATRAW del Leitat Technological Center, oltre alle azioni pilota del progetto CIRCOTRONIC della Regione Emilia-Romagna.

Fabrizio Longoni, Direttore Generale CdcRAEE, ha evidenziato come le sanzioni rappresentino uno strumento necessario per il controllo del sistema di gestione dei RAEE. “In alcuni casi, i RAEE vengono considerati come solo un’opportunità economica, rendendo necessario un incremento dei controlli e delle relative sanzioni per regolamentare il settore”.

Bioplastiche compostabili: nuove frontiere per il riciclo organico

Durante il convegno delle bioplastiche, organizzato ad Ecomondo da Biorepack e CIC (Consorzio Italiano Compostaggio) sono state presentate le ultime tendenze del settore attraverso l’Osservatorio Bioriciclo, con particolare attenzione alle sfide di mercato e alle innovazioni tecnologiche dell’industria delle bioplastiche compostabili.

Marco Versari, presidente di Biorepack ha esaltato il modello italiano di riciclo degli imballaggi, il primo in Europa per volumi riciclati nel 2023 definito come “un modello vincente e una grande opportunità per tante aziende che hanno investito, innovato e sono cresciute in questi anni” ha poi auspicato come questo “può essere e deve essere un modello da esportare per guidare la transizione verde anche nel resto d’Europa”.