VARESE, 9 novembre 2024- di GIANNI BERALDO–
Il Partito Popolare del Nord, fondato nel 2021 dall’ex ministro leghista Roberto Castelli, questa mattina si è presentato ai varesini alla presenza dello stesso Castelli, di Francesca Losi (instancabile deus ex machina) e Lucas Casati: entrambi nel nucleo fondante il partito che oggi ricoprono importanti ruoli organizzativi.
Con loro Giorgio Zaupa, dirigente d’azienda con alle spalle alcune esperienze politiche in qualità di consigliere comunale, che ha deciso di accettare l’incarico di segretario provinciale del Partito Popolare del Nord, iniziando così una nuova sfida politica.
Sede prescelta per questo incontro il caratteristico Caffè Broletto, non molto distante dalla sede della Lega per Salvini in Pizza del Podestà. In sala anche persone giunte da fuori provincia ma anche dal Piemonte.
“E pensare che in tanti anni di militanza nella Lega in quella sede non sono mai entrato”, ci confessa Castelli mentre ci avviciniamo a Corso Matteotti per delle foto e video di circostanza.
Il PPN è una bella realtà nell’attuale panorama politico che potrebbe apparire come anacronistico, considerato i forti richiami con la Lega delle origini, quella fondata da Umberto Bossi che infatti segue con simpatia e molta attenzione questo nuovo progetto di Castelli il quale, quando si parla di Bossi, gli occhi si inumidiscono ancora oggi al ricordo di mille battaglie politiche insieme.
Certo, il PPN (come hanno spiegato oggi a una platea eterogenea gli stessi fondatori) non nega certamente quanto importante sia stata la Lega di bossiana memoria nelle loro scelte programmatiche, ma la società e la politica nel frattempo è cambiata e per questo si possono rivedere in chiave attuale certi programmi che in passato decretò la Lega come uno dei più importanti partiti in Italia, ma soprattutto unico baluardo per quelle tematiche che tutelano l’operatività, l’economia, la scuola del Nord, ancora oggi afflitta da un certo statalismo e con una immigrazione incontrollata che pare non trovare soluzioni.
INTERVISTA A ROBERTO CASTELLI
Il PPN parte appunto da questi importanti princìpi: tutelare il Nord in tutte le sue forme senza chiudersi in sé stesso ma aprendosi a quei valori che ne hanno scritto la sua storia in un recente passato. Tornando al presente Zaupa avrà il difficile compito di riprendere le fila del discorso politico lasciato per strada dalla Lega, cercando di infondere fiducia a molti ex leghisti che ora non votano nemmeno più ma soprattutto attirare l’attenzione di chi nei valori, nella cultura, nella politica a tutela del Nord ancora ci crede. Tutto questo coinvolgendo anche Varese e provincia come dice Zaupa “Innanzitutto bisogna sensibilizzare l’opinione pubblica circa i bisogni e necessità della provincia. Facciamo chiarezza. Ad esempio vi sono degli amministratori che adottano azione propedeutiche solo in prospettiva di una loro nuova rielezione venendo meno alla loro attività territoriale. Altri invece che si adoperano solo in prospettiva di lavorare per il territorio”.
INTERVISTA A GIORGIO ZAUPA
Il neo segretario provinciale evidenzia come bisognerebbe dialogare ben prima delle elezioni con gli industriali del territorio utili in chiave economica, così come in termini di sicurezza bisognerebbe concretizzare fondi utili per assunzioni di personale come Polizia locale ecc…
Zaupa pensa all’immediato futuro con 11 Comuni, tra cui Saronno, che in provincia di
Varese andranno al voto nel 2025: “Noi siamo già pronti. Stiamo creando delle liste in ogni Comune al voto perché per poter cambiare le cose democraticamente bisogna entrare e fare parte delle istituzioni”.
Parlando di istituzioni un personaggio che ne ha fatto parte e in maniera importante è Roberto Castelli il quale, nonostante i suoi 78 anni, ha ancora voglia di mettersi in gioco pur non nascondendo una certa stanchezza nel promuovere il Partito in molte città del Nord ma non solo. Come il recente tour de force per le elezioni regionali in Liguria dove, in pochissimo tempo e con poche risorse, il PPN è riuscito nell’impresa di presentare una propria lista iniziando così un’avventura politica che potrebbe portarlo lontano.
Ma su questo Castelli dall’alto della sua esperienza ha i piedi ben piantati per terra: “ Siamo ancora un piccolo partito, però siamo nati per sostenere ancora gli antichi valori della Lega. La questione settentrionale, almeno secondo una nostra analisi, è più che mai di attualità. Specialmente in questa crisi globale dove ci sarà una grande problematica per le nostre aziende padane. Essere qui oggi a Varese è importante anche sotto il punto di vista storico”
Castelli che punta il dito sullo Stato centralista dicendo: “noi dobbiamo sensibilizzare le persone del Nord sul fatto che la questione settentrionale è più che mai aperta. Basti pensare al residuo fiscale che ci porta via decine di miliardi di euro che vanno a Roma e non servono per lo sviluppo del Nord”.
Il Partito Popolare del Nord è pronto a ribadire e rilanciare concetti importanti per il Nord, solo apparentemente risultanti desueti ma forse più attuali che in passato.