CASTELLANZA, 29 novembre 2024-Si è chiusa la mostra ‘Alberto Manzi – Cent’anni da maestro’, allestita presso la Biblioteca Civica di Castellanza con le opere e le installazioni degli alunni di scuola primaria e scuola secondaria dell’Istituto Maria Ausiliatrice. L’esposizione, patrocinata dal Centro Alberto Manzi e dalla Città di Castellanza, celebra i 100 anni dalla nascita del maestro più famoso della televisione italiana.
Proprio dalla vita e dalle opere di Manzi è partita la riflessione di ‘Camminare a testa alta – L’insegnamento che genera valori’, conferenza organizzata dall’Istituto, con la moderazione dell’Assessore a Cultura e Istruzione Davide Tarlazzi. Lasciandosi ispirare dalla visione che Manzi ha avuto dell’educazione, i relatori della serata hanno portato punti di vista personali sul presente e sul futuro della scuola.
La Dott.ssa Milena Mor (tutor coordinatrice del tirocinio in Scienze della Formazione Primaria dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e coordinatrice CIPIA) ha condotto un intervento dal titolo ‘Lezioni dal Passato per un Futuro Migliore. Guidare il cambiamento attraverso l’accoglienza e la valorizzazione della diversità’, un’educazione che è forma di riscatto nel solco delle convinzioni di Manzi, che non a caso firma nel 1992 Impariamo insieme, trasmissione tv per l’insegnamento dell’italiano agli extracomunitari. “Tutti i giorni vedo e vivo la fatica di adulti che si mettono in gioco di nuovo, che devono ricollocarsi rispetto a quella professione importante che avevano nel loro paese d’origine oppure donne che hanno seguito il marito, che hanno scelto l’Italia, me che poi per una serie di ragioni vivono in Italia senza fare parte della società. La cura che mettiamo nel superamento di tutta una serie di barriere è la garanzia della possibilità non solo di integrazione degli altri, ma anche quella di costruzione e di integrità di qualcosa di nuovo.”
Roberto Morgese, insegnante di scuola elementare, formatore per il corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Milano-Bicocca e scrittore, si è soffermato su ‘Il bicchiere mezzo pieno. Attivare pratiche di valutazione seguendo esempi di senso e coerenza’. Anche qui partendo dall’esperienza di Manzi, e dal suo celebre giudizio “Fa quel che può, quel che non può non fa”. “Succede che Manzi afferma che le valutazioni affidate ai docenti dovrebbero riferirsi soltanto al profilo scolastico senza prendere in considerazione l’intera personalità dell’alunno in ogni sua manifestazione così come stabiliscono le disposizioni ministeriali del ‘78. Ed è quello che succede ancora oggi agli insegnanti… Una delle qualità del maestro per valutare bene è quella dell’osservare”.
Infine, la Dott.ssa Monica Moroni (Ricercatrice, Fondazione Bruno Kessler) ha discusso opportunità e sfide dell’incontro tra educazione ed intelligenza artificiale. “L’intelligenza artificiale ha una storia molto lunga. Si dice che impara, ma cosa impara? In realtà imparano a fare qualcosa che per noi può essere estremamente semplice. Impara una rappresentazione della realtà basata sui dati che ha visto. Negli Stati Uniti, il 70% degli insegnanti dichiara di utilizzare già l’IA nella didattica, così come gli studenti, un elemento ormai che non può essere trascurato. Noi ricercatori lavoriamo perché i sistemi di intelligenza artificiale siano spiegabili, sinceri, non più delle scatole chiuse dove noi abbiamo una risposta che può sembrare la verità assoluta, ma dei sistemi che ci facciano vedere cosa stanno facendo, come stanno ragionando”.
“Il maestro Manzi è una figura stimolante per chiunque si occupa di educazione, istruzione, formazione. Ringrazio l’Istituto Maria Ausiliatrice per averci permesso di ricordare e approfondire il suo lascito ancora significativo e capace di ispirare e motivare” ha concluso l’Assessore Tarlazzi.
La mostra sarà allestita nuovamente presso l’Istituto Maria Ausiliatrice in occasione dell’open day di sabato 14 dicembre.