MILANO, 30 novembre 2024- Lo scorso mercoledì 27 novembre nel tardo pomeriggio si è svolta a Milano, in via Kolbe (Municipio 4) l’assemblea dei comitati civici che si battono contro i tagli dei mezzi di superficie ATM.
I relatori hanno tutti sottolineato lo scollamento tra la difficile realtà vissuta ogni giorno dagli utenti dei mezzi di superficie, la situazione assai critica della mobilità a Milano e, dall’altro lato, la narrazione e i dati proposti dall’Assessorato comunale alla Mobilità attraverso i media e durante il Forum sulla Mobilità che si è svolto dal 26 al 29 novembre.
“Al Forum dell’Assessora Censi si fa molto parlare di mobilità sostenibile, basata sulla mobilità dolce – quindi biciclette, monopattini – e sulla favolosa M4. Ma dei mezzi di superficie praticamente non si parla”, ha esordito Adriana Berra, fondatrice dell’ormai celebre gruppo Facebook “AspettaMI – Milanesi in attesa dei bus”. In 6 mesi il gruppo ha aggregato oltre 3300 utenti ATM che attraverso le foto dei display alle fermate con i lunghi tempi di attesa e i famigerati “ricalcoli” e i loro racconti hanno documentato “una situazione di mobilità insostenibile che riguarda tutta Milano ed è ormai cronicizzata”. Adriana ha proseguito ricordando che “le linee metropolitane non servono tutta la città e tutti i cittadini. Tantissimi abitano e lavorano lontano dalle metro e tantissimi non possono raggiungere le loro destinazioni, magari lontane 10-15 km, in bicicletta o monopattino. Perciò una mobilità democratica, per tutti, che non lasci indietro nessuno, non può che fondarsi sull’efficienza e la capillarità del trasporto di superficie”. In mancanza di questo “tanti cittadini nel gruppo AspettaMI ci dicono che stanno tornando ad usare l’automobile. Eppure l’amministrazione comunale sta assumendo atteggiamenti persecutori verso i milanesi che posseggono un’auto, fingendo di non sapere che la vera alternativa all’uso dell’automobile, una rete efficiente di mezzi di superficie, a Milano non c’è più”, ha denunciato Adriana.
Sonia Ferrari del Comitato Basmetto ha fatto un excursus delle azioni già intraprese dai comitati (petizioni, lettere alle autorità competenti tra cui l’Ispettorato della Funzione Pubblica, reclami ufficiali, assemblee e manifestazioni in piazza) e di quelle che si possono intraprendere, anche pensando al danno economico subito dagli utenti ATM dei mezzi di superficie già nel 2023-2024. Tra le ipotesi – valutate insieme ad associazioni dei consumatori – la richiesta ad ATM di stilare una carta dei servizi tra ATM e i cittadini che preveda anche indennizzi, una petizione ad ATM perché accordi ai Milanesi un bonus del 30% sugli abbonamenti 2025 e una possibile class action.
Cecilia De Santis ed Eleonora Rettani del Comitato Corsica e “La 73 non si tocca” hanno parlato dell’inadeguatezza della soluzione proposta dall’Assessorato comunale alla Mobilità come “ripristino” della linea 73, una delusione condivisa anche dal presidente della Commissione Mobilità Carlo Monguzzi. Nel suo intervento Monguzzi si è soffermato anche sulle bugie dell’Assessora alla Mobilità a proposito dei dati di ingresso delle auto in Area B (vengono dati in maniera “selettiva”, cioè omettendo quelli relativi ad alcune fasce orarie, per mostrare che le auto sarebbero in diminuzione) che in realtà sono in aumento, come il traffico a Milano, per inefficacia delle misure antitraffico e inefficienza dei mezzi di superficie.
L’Assemblea ha anche manifestato dubbi sull’attendibilità dei tempi di possibile soluzione della crisi del trasporto di superficie indicati dalla Assessora Censi: quest’ultima ha dichiarato al TGR3 del 27/11 che il problema della carenza di autisti ATM si potrebbe risolvere entro metà 2025, ma poche settimane fa il direttore generale di ATM Del Buono in Commissione Mobilità aveva affermato che il livello di servizio dei mezzi di superficie potrebbe ritornare all’accettabilità a fine 2025, e prima ancora l’AD di ATM Giana aveva parlato di fine marzo 2025. Dubbi legittimi anche alla luce delle dichiarazioni dei rappresentanti sindacali degli autisti ATM pure presenti come relatori all’Assemblea: Giuseppe Intiso di STAS e Claudio Signore e Giuseppe Battipaglia di Al Cobas. Secondo le loro testimonianze mancano nell’organico di ATM almeno 500 autisti (non solo 300 come dichiarato da ATM) e l’azienda non vorrebbe aumentare i costi per il personale per arrivare con le spese più basse possibili (e quindi poter offrire il prezzo più basso) alla nuova gara di appalto del servizio di trasporto pubblico milanese nel 2026. Gli autisti si sono soffermati anche sulle difficili condizioni di lavoro dei loro colleghi e sulla questione salariale: gli stipendi dei conducenti sono del tutto inadeguati ai costi dell’abitare e del vivere a Milano.
L’Assemblea dei comitati ha dato appuntamento ai cittadini in lotta per il ripotenziamento dei mezzi di superficie per gennaio-febbraio 2025: una nuova assemblea sarà infatti organizzata con il coordinamento di AspettaMI in una sala ubicata nel centro città, per consentire un’agevole partecipazione anche ai cittadini dei quartieri dell’ovest Milano (Lorenteggio, Giambellino ed altri) che stanno sperimentando gli effetti della riorganizzazione di alcuni mezzi di superficie in seguito all’apertura della M4. “Attraverso AspettaMI noi sappiamo che non sono contenti, raccontano di ‘giri dell’oca’ e di cambi di 2-3 linee che si trovano a fare invece di prendere una sola linea, di grandi perdite di tempo che incidono molto sulla qualità, l’organizzazione delle loro giornate. Questo nonostante l’Assessora Censi avesse assicurato che nell’ovest non si sarebbero ripetuti i disagi già visti nell’est”, ha spiegato Adriana Berra, aggiungendo infine “Vogliamo far sapere all’Assessora Censi che noi cittadini non ci facciamo prendere per il Forum (della mobilità), perché AspettaMI ogni giorno registra l’iscrizione di tanti nuovi cittadini esasperati che aggiungono testimonianza a testimonianza. Se la situazione dei mezzi di superficie non cambierà, la denuncia continuerà, perché i cittadini sono stufi, e si sono svegliati. La nostra realtà continuerà a smentire la narrazione dell’Assessorato. E noi comitati continueremo in questa battaglia, insieme agli autisti”.
Nei giorni del Forum della Mobilità – 26-29 novembre – altre critiche al forum dell’Assessora Censi sono comparse sulla pagina Facebook di “AspettaMI”, sempre rimarcando la distanza tra la realtà e la narrazione. A proposito della terza giornata del Forum, il 28/11, focalizzata su una ricerca-sondaggio sugli spostamenti casa-scuola, con la partecipazione della Vicesindaco e Assessora all’Istruzione Anna Scavuzzo, un post su AspettaMI denuncia: “Parlando di spostamenti casa-scuola, nel nostro gruppo diverse madri e nonne hanno raccontato le odissee quotidiane vissute dai loro figli o nipoti o da loro stesse a causa dell’inaffidabilità dei mezzi di superficie, o della riorganizzazione degli stessi per ‘spingere’ gli utenti a usare la M4. E proprio ieri i media hanno raccontato che in via Padova dei ragazzi non sono riusciti a raggiungere la scuola per il salto consecutivo di alcune corse. Purtroppo temiamo che alle Assessore questa realtà vissuta con fatica e disagio da madri, nonne e ragazzini interessi molto meno dei risultati di sondaggi che supportano certe narrazioni. A meno di incredibili sorprese”.