MILANO, 3 dicembre 2024 – Si è svolta oggi l’audizione urgente sulla crisi della Beko-Whirlpool di Cassinetta di Biandronno, convocata presso la IV Commissione regionale del Consiglio di Regione Lombardia su richiesta del Consigliere Regionale Emanuele Monti (Lega), presidente della Commissione Welfare.
“Finalmente siamo riusciti ad avere un confronto diretto sul territorio in un tavolo aperto, senza limitarci alle discussioni al MIMIT a Roma e l’Azienda ha dichiarato in modo netto che fino a fine 2025 non ci sarà alcun ridimensionamento. Questo rappresenta un passo importante per affrontare la situazione in maniera concreta e istituzionale”, ha dichiarato Monti a margine dell’incontro.
La seduta ha visto la partecipazione dei vertici aziendali, delle rappresentanze sindacali e dei principali attori coinvolti a partire dal Sindaco e gli enti locali, con l’obiettivo di analizzare in dettaglio la situazione e cercare soluzioni condivise. Tuttavia, il consigliere Monti ha espresso forte preoccupazione per il contenuto del piano industriale presentato dall’azienda.
“Il piano illustrato non può essere considerato adeguato: non si tratta solo di gestire una crisi aziendale, ma di fronteggiare una chiara strategia di delocalizzazione. Questo non è accettabile, soprattutto per un’impresa che rappresenta un pilastro storico e industriale della Provincia di Varese”, ha spiegato Monti.
Il consigliere ha ribadito l’importanza di un intervento deciso e strutturato per difendere il tessuto industriale lombardo e i livelli occupazionali coinvolti: “L’unanimità con cui è stata approvata la mia proposta al Consiglio regionale dimostra che c’è un forte impegno trasversale su questo tema. Ora più che mai è fondamentale che il Governo e il MIMIT agiscano con determinazione per tutelare i lavoratori e le loro famiglie”.
Monti ha concluso sottolineando la necessità di ulteriori approfondimenti e di una costante collaborazione tra le istituzioni, le parti sociali e l’azienda per individuare soluzioni concrete: “Non possiamo permettere che una realtà così importante per il nostro territorio venga smantellata. Regione, enti locali e Governo sono tutti pronti a investire su un piano industriale serio, che può rilanciare cassinetta garantendo made in italy di qualità e che possa garantire sostenibilità di questo modello industriale che impatta tra diretti e indotto oltre 6 mila persone”.
Al tavolo ha partecipato anche Paola Pizzighini, consigliera regionale Movimento 5telle Lombardia: “Il futuro di circa 6 mila lavoratori della Beko e dell’indotto deve essere una preoccupazione anche di Regione Lombardia. Nonostante lo scorso settembre si fosse votato a favore di una mozione, che chiedeva di attivarsi per scongiurare le peggiori conseguenze occupazionali ed aprire un tavolo di confronto volto a trovare una soluzione. Niente è accaduto e la situazione si è aggravata. Recentemente, Beko Europe ha annunciato la volontà di tagliare due linee produttive della fabbrica di frigoriferi a partire dal 2026. Si parla di 541 esuberi tra i dipendenti assunti nel sito produttivo varesino. I licenziamenti potrebbero generare gravi ripercussioni anche sull’indotto che gravita intorno alle attività della Beko. I sindacati, di recente hanno lanciato l’allarme parlando di una vera e propria “catastrofe” occupazionale. Parallelamente alle attività che si stanno svolgendo a Roma, dove da tempo i riflettori sono accesi sulla crisi della Beko, auspico che Regione Lombardia attivi con la massima urgenza tutti gli strumenti a sua disposizione per evitare tagli che rischierebbero di mettere in ginocchio migliaia di famiglie lombarde tra cui il ritiro dell’attuale piano industriale”, conclude la consigliera 5 Stelle, Paola Pizzighini.
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