Misure liberticide e ammazza-movida, il Segretario della Lega Varese: “Altro che Galimberti-bis, Galimberti-Grinch

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Via Vetera, una delle vie del centro animate dalla movida
VARESE, 4 dicembre 2024-“Ecco i ruggenti Anni Venti di Varese: arriva il proibizionismo di fatto, mancano solo Al Capone e le distillerie clandestine” scherza amaro Marco Bordonaro, segretario della Lega Varese. 
“Battute a parte, il divieto di asporto di alcolici dopo le ore 22:00 è l’ennesimo provvedimento liberticida e proibizionista dell’amministrazione comunale, evidentemente nostalgica del periodo del covid e delle sue restrizioni” continua il segretario di Piazza del Podestà “sono certo che, se potessero, reintrodurrebbero il coprifuoco con effetto immediato. In realtà” osserva il segretario lumbard “è una ammissione dell’incapacità di gestire la sicurezza nella città, con questo provvedimento l’amministrazione e la maggioranza di sinistra stanno alzando bandiera bianca, comprimendo le libertà di tutti invece di contrastare i facinorosi”.
“Si potrebbe, invece, pensare al potenziamento del disastrato organico del corpo di Polizia locale, che ha soli 63 operativi in buona parte sulla via della pensione” continua  Bordonaro “ e si occupano di un territorio enorme che include perfino Buguggiate; ora dovranno pure inseguire gli universitari con lo spritz in mano in centro città la sera per multarli”.
“Una misura poliziottesca e sbirresca di una amministrazione nemica dei giovani, della movida, del commercio, del turismo, della libertà, come le altre già varate e difficilissime da far rispettare” continua il segretario della Lega “ pensiamo ad esempio al divieto di fumare nei parchi pubblici o il divieto di bersi una birra in vetro o lattina in tutto il territorio comunale, norme difficili da spiegare a un turista tedesco o svizzero: nel vicino Canton Ticino poter bere negli spazi pubblici è stato addirittura dichiarato diritto individuale”.
“Piazza Monte Grappa piena di giovani sereni e sorridenti col bicchiere in mano è già un lontanissimo ricordo” conclude Bordonaro “Dovremo spiegare ai tanti varesini che vivono e lavorano all’estero e tornano per le festività natalizie che quest’anno non potremo più brindare in piazza o nelle adiacenze dei locali, ma a quanto pare qualcuno preferisce che Varese diventi un deserto o un dormitorio”. Infine, una battuta provocatoria: “Questo non é il Galimberti bis, é il Galimberti-grinch. Siete pronti alla vigilia e al Natale più tristi della storia di Varese?”