L’associazione B&B Varese sull’argomento keybox, checkin virtuali e ritardi della Questura

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VARESE, 9 dicembre 2024-Grazie per l’invio della circolare e data la lontananza da Roma, è  anche comprensibile che la Prefettura e la Questura di Varese l’abbiano fatta circolare con una settimana di ritardo.
Argomento di moda quello delle keybox in questo periodo, tra chi le vuole e chi non le vuole, tra chi le elimina e chi le sabota, tra chi non le vuole nelle zone Unesco e chi non le vuole da nessuna parte, un argomento che è molto dibattuto in televisione.

Siamo ovviamente d’accordo per quanto riguarda il check-in di persona fatti entro le 6 o 24 ore dall’arrivo del cliente e la conseguente trasmissione dei nominativi alla Questura nei tempi previsti.

Siamo un pò meno d’accordo sull’impedimento all’utilizzo delle keybox che per alcuni host, a causa di lontananza o di turni di lavoro non coincidenti, sono l’unico sistema di non lasciare i clienti per strada in attesa del check-in di persona, magari sotto l’acqua o in orari notturni,.
Mi domando, ma qualcuno si è accorto che non siamo alberghi, che non abbiamo 40 o 200 camere, né portieri di notte e che facciamo affitti in forma locazione, casa vacanza e B&B con 1, 2 o 4 camere al massimo?

Voi camerali, che siete esperti di commercio e di turismo, dovete dire ai politici, agli albergatori e a tutti coloro che hanno sponsorizzato questa restrizione, che gli eventi senza l’extralberghiero ormai non si possono fare!

Con soli 142 alberghi in provincia, concentrati solo nelle principali città e nelle zone più convenienti per il mercato, dove potranno dormire i turisti, gli sportivi del ciclismo e del canottaggio o i lavoratori fuori sede?

Dover sottostare al Regio Decreto del 1931 nell’epoca di internet e del riconoscimento facciale e delle impronte, per di più  nell’anno del Giubileo, avrebbe dovuto spronare i politici e i questurini a trovare soluzioni tecnologicamente adeguate ai tempi e non reprimere un tipologia di mercato ormai indispensabile.

Se nessuno se n’è accorto, vi informo che dal 2010 in poi, ogni anno l’extralberghiero varesino è cresciuto di oltre il 10% e che ora in provincia ci sono 2580 strutture che offrono il 10% di posti letto in più degli hotel.
E’ il mercato che decide, i clienti preferiscono l’extralberghiero, i B&B, le Case Vacanza e gli affitti brevi, perchè il turismo ora è fatto soprattutto di esperienze che naturalmente si vivono molto più concretamente a contatto con i cittadini del posto.
Invece succederà che per sottostare a questa regola ed evitare di subire una denuncia penale, chiuderanno  centinaia di strutture solo perchè non è possibile vedere i documenti del cliente di persona, prima di farlo entrare in casa.

Se si deve reprimere qualcuno lo si faccia con i portali, con le grosse società di affitti brevi e con i multiproprietari che da sempre, usando una misura studiata per le famiglie in modo speculativo, hanno inflazionato il mercato, provocato le gentrificazione delle città d’arte ed espulso dai centri città le stesse famiglie che erano destinatarie dei benefici di questo mercato.

Legalità e sicurezza si, ma stupidità no.
Dal Ferro Alfredo

Presidente Associazione BBVarese