Busto Arsizio, successo per il progetto Lions occhiali usati: oltre 5mila gli occhiali raccolti dagli studenti in città

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Un momento della premiazione

BUSTO ARSIZIO, 15 dicembre 2024-Si è concluso con ottimi risultati il progetto di raccolta e rigenerazione degli occhiali usati promosso a fine 2023 dal Lions Club Castellanza Malpensa, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, Confcommercio e Comitato Commercianti Centro Cittadino, con il coinvolgimento di alcuni negozi di ottica della città e degli istituti comprensivi cittadini.

Grazie alla partecipazione attiva di studenti e famiglie, sono stati raccolti oltre 5.000 occhiali usati, esattamente 5.557, dato che rappresenta un record a livello nazionale.

Per stimolare la partecipazione delle scuole, il Lions Club ha messo in palio un microscopio che è stato assegnato all’Istituto Maria Immacolata, la scuola che ha raccolto il maggior numero di occhiali nell’anno scolastico 2023/204, ben 303 paia.

Dopo essere stati ricondizionati, gli occhiali saranno distribuiti nelle missioni umanitarie legate al Lions Club, sia nella stessa città di Busto Arsizio.

Decine di paia di occhiali saranno infatti destinati a persone fragili, sia bambini che adulti, segnalate dall’Assessorato all’Inclusione Sociale e Salute. Gli ottici che collaborano all’iniziativa visiteranno gratuitamente le persone e daranno indicazioni sulla tipologia di occhiali più adeguati. Si tratta di Centrovista Besozzi – Ottica Cheroni – Ottica Sant’Edoardo – Ottica Rocchitelli – Ottica Ceccuzzi – Ottica Sonnino – Ottica Gallazzi – Ottica Cristina – Ottica Moderna – Ottica Manara.

Il Programma Lions di Raccolta e Riciclaggio di Occhiali da Vista è riconosciuto ufficialmente dal 1994, ma il servizio è attivo da oltre 70 anni.

Gli occhiali usati raccolti dai Lions vengono ricondizionati a Chivasso, nell’unico centro italiano dei diciannove Centri Lions per il riciclaggio di occhiali da vista sparsi in tutto il mondo.

Nell’ultimo anno hanno raccolto circa 6 milioni di paia di occhiali, distribuendone oltre 2,8 milioni nei paesi in via di sviluppo, dove un paio di occhiali adeguato può davvero cambiare la vita.

Il progetto di raccolta occhiali non è solo un esempio di solidarietà locale, ma si inserisce in un programma globale di grande impatto. La raccolta degli occhiali usati è un’attività di servizio molto semplice che coinvolge facilmente la popolazione, visto che offre l’occasione di donare e di aiutare gli altri senza richiedere alcuna spesa aggiuntiva, ma restituendo valore a oggetti non più utilizzati.

Venerdì scorso la premiazione nella palestra dell’Istituto con tutti i bambini della primaria e dell’ultimo anno della materna, insieme agli insegnanti e alla direttrice, Madre Maria Luisa Oggioni, alla presenza dei vertici del Lions Club guidato da Sara Ugazio e del sindaco Emanuele Antonelli e degli assessori Chiara Colombo, Matteo Sabba e Paola Reguzzoni.

Da oggi siete entrati in una rete di solidarietà – ha detto Antonelli a bambini e insegnanti -. Busto ha tante associazioni e tante persone che aiutano chi ha bisogno in tanti modi, voi avete fatto lo stesso raccogliendo gli occhiali: senza il loro e il vostro aiuto il Comune farebbe fatica ad aiutare le persone in difficoltà. Oggi questo istituto è al centro dell’attenzione della città per tutti i progetti che sviluppa e merita un riconoscimento. Sono onorato che voi siate miei cittadini: continuate a fare del bene, abbiamo bisogno di voi affinché non si spezzi la catena del bene e ricordate che il bene maggiore è dentro di voi, perché fare del bene fa bene”.

“Siete arrivati primi nel dono agli altri: questo è un valore che la vostra scuola sostiene, un’eccellenza nella gestione dei valori e dei sentimenti” ha detto Colombo, mentre Sabba, oltre a complimentarsi con l’istituto ha sottolineato il ruolo degli ottici e dei commercianti nel tessuto sociale cittadino.

Anche l’assessore Reguzzoni ha ricordato che la scuola è sempre tra le prime tra quelle che partecipano ai progetti solidali e ha invitato i bambini a utilizzare poco cellulari e tablet perché creano problemi alla vista.