VARESE, 9 gennaio 2025-I portali di prenotazione e soprattutto Booking e Airbnb stanno informando i loro inserzionisti che se, entro fine mese, non avranno il CIN (Codice identificativo nazionale) saranno eliminati dai loro elenchi.
Punti sui quali interviene tramite un comunicato, Alfredo Dal ferro, presidente Associazione BBVarese.
Questo, e non le leggi promulgate dal governo italiano sta facendo muovere decine di proprietari di case sui nostri laghi, soprattutto stranieri, al fine di ottenere il famoso CIN senza il quale si rischiano sanzioni fino a 8.000 euro.
A questo riguardo c’è anche un problema sottovalutato di chi in passato ha avuto una struttura ricettiva ma che non l’ha chiusa con le regole previste dalla legge regionale e dal fisco italiano.
Queste strutture risultano ancora aperte, hanno comunque l’obbligo del CIN e rischiano sanzioni pur non esercitando più l’ospitalità.
Per questo abbiamo avvisato, con mail reperibili sui portali regionali, il maggior numero di utenti possibili, ma di certo ce ne saranno diverse centinaia, migliaia a livello regionale, che non se ne accorgeranno e avranno delle sorprese.
Purtroppo ci sono anche problemi che risalgono alla burocrazia comunale perchè alcuni comuni della nostra provincia, i più grandi sono Gavirate, Ferno e Saronno, non essendo ancora su “Impresa in un Giorno” perchè usano nei loro SUAP moduli obsoleti, non permettono la chiusura delle strutture non più operanti.
Dopo la bufera mediatica per le keybox che ora sta scemando, dopo la circolare del Ministero degli Interni riguardo i check-in virtuali, la realtà dei fatti incombe sempre sui gestori extralberghieri, che dimostrano coi fatti come sia impossibile per una struttura non presidiata localmente, verificare chi entri nelle abitazioni concesse in uso temporaneo.