La ministra Daniela Santanchè rinviata a giudizio per false comunicazioni sociali nel caso Visibilia

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VARESE, 17 gennaio 2025-La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, insieme ad altre persone, è stata rinviata a giudizio dalla GUP Anna Magelli per false comunicazioni sociali relative al caso Visibilia, una delle società del gruppo da lei fondato e dal quale ha successivamente dismesso le cariche. Il processo che si aprirà a Milano sarà il primo che la senatrice dovrà affrontare in qualità di imprenditrice.

Santanchè, senatrice di Fratelli d’Italia, non era presente in aula all’udienza preliminare di oggi, a cui non ha mai partecipato. Dei venti imputati, tra cui figurano anche il compagno di Santanchè, Dimitri Kunz, e la sorella Fiorella Garnero, i pubblici ministeri Marina Gravina e Luigi Luzi hanno ribadito la richiesta di processo per 17 posizioni, inclusa quella della ministra. Federico Celoria, ex consigliere di amministrazione, ha chiesto di patteggiare, mentre due società, Visibilia Editore e Editrice, hanno concordato una sanzione amministrativa.

Inoltre, il 29 gennaio, la Corte di Cassazione dovrà decidere sulla competenza territoriale tra Milano e Roma in relazione al caso in cui Santanchè e altri rispondono di truffa aggravata ai danni dell’INPS, per la vicenda della cassa integrazione di Visibilia durante il periodo Covid. La ministra è anche indagata per bancarotta in seguito al fallimento di Ki Group Srl, società della galassia del bio-food un tempo guidata dalla senatrice. La liquidazione giudiziale che ha interessato, a dicembre, anche Bioera, un’altra società del gruppo, ha portato all’apertura di un’indagine per bancarotta anche in questo caso.

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