MILANO, 17 gennaio 2025 – Nel 2024 la Lombardia ha registrato il maggiore incremento di aggressioni contro medici e infermieri in Italia, con un aumento del 25% rispetto all’anno precedente. Questo tema è stato discusso al convegno “Violenza sugli operatori sanitari. Un bollettino di guerra”, organizzato da ONSIP e UGL Salute, con il supporto del Consiglio regionale lombardo.
Federico Romani, Presidente del Consiglio regionale, ha sottolineato che gli operatori sanitari sono essenziali per la sanità lombarda, e che gli episodi di violenza devono essere contrastati con misure più efficaci. I dati mostrano un aumento delle aggressioni a livello nazionale: nel 2024 si sono registrati 25.940 episodi, con il 63% degli attacchi avvenuti al Nord. Le donne sono le principali vittime, con infermieri e fisioterapisti tra i più colpiti.
Nel 2023 in Lombardia si sono verificati 4.836 episodi di violenza, di cui il 30,9% nei Pronto Soccorso. Solo il 6% delle aggressioni è stato denunciato.
Il convegno ha visto gli interventi di autorità locali e figure politiche, tra cui Francesco Paolo Capone, Segretario Generale UGL, che ha enfatizzato la necessità di rafforzare la sicurezza negli ospedali e migliorare la medicina di prossimità per ridurre la pressione sui Pronto Soccorso.
In sintesi, le regioni con i maggiori aumenti di aggressioni nel 2024 sono Lombardia (+25%), Campania (+22%) e Puglia (+20%).