VARESE, 1 febbraio 2025 – “Quello che occorre fare è pensare alla diversificazione, sfruttando il Golden Power, che non è altro che uno strumento per guadagnare tempo, per costruire un ponte verso una situazione futura che al momento non possiamo prevedere. È fondamentale tenere duro.” Queste le parole di Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e delle Finanze, durante il suo intervento oggi, sabato 1 febbraio, all’evento “La Lombardia che vorrei”, che si è svolto a Varese, presso Villa Recalcati. Il ministro ha commentato la delicata vicenda dell’azienda di elettrodomestici Beko, che ha minacciato di chiudere e ridurre le proprie attività produttive in Italia, sollevando preoccupazioni sul futuro industriale del Paese.
Giorgetti ha poi parlato della necessità di rafforzare i collegamenti infrastrutturali, auspicando un potenziamento del collegamento diretto tra la stazione di Malpensa e Roma, una mossa che potrebbe favorire lo sviluppo economico e logistico della regione.
Sanità e contributo dei frontalieri
Nel corso del suo intervento, il ministro ha toccato anche il tema della sanità in Lombardia e della polemica legata alla tassa sulla salute a carico dei lavoratori frontalieri. “La sanità in Lombardia è offerta e finanziata dalla Regione, ma i lavoratori frontalieri non contribuiscono adeguatamente. I ristorni che arrivano ora non sono sufficienti”, ha spiegato Giorgetti, aggiungendo che la Regione Lombardia ha ricevuto la possibilità di stabilire una contribuzione per le prestazioni sanitarie. “Mi auguro che si possa arrivare a una soluzione di buon senso”, ha auspicato il ministro, sottolineando che, sebbene nessuno ami pagare tasse, è necessario garantire equità nel sistema sanitario.
I dazi e la politica industriale degli Stati Uniti
Giorgetti ha anche affrontato il tema dei dazi imposti dagli Stati Uniti, una misura che continua a preoccupare molti in Europa. “I dazi di Trump sono una preoccupazione, e lo sono stati anche sotto l’amministrazione Biden. Gli Stati Uniti li utilizzano come strumento di politica industriale per riportare produzioni sul loro territorio”, ha osservato. Secondo il ministro, l’Europa dovrebbe adottare misure per proteggere le proprie produzioni, in particolare quelle italiane, dalle concorrenze straniere. “L’Europa dovrebbe pensare a strumenti adeguati per difendere la nostra industria, altrimenti rischiamo di rimanere schiacciati dalla concorrenza asiatica e americana. Ci sono soluzioni, come un uso più intelligente della tassazione ambientale, che sarebbe stato un errore grave per l’industria automobilistica”, ha concluso Giorgetti.
Il futuro del governo Meloni
Infine, Giorgetti ha parlato del futuro del governo Meloni, sottolineando che sarà ricordato “per aver restituito fiducia e speranza a un Paese che per troppo tempo è stato visto come la pecora nera”. Secondo il ministro, l’Italia ha enormi potenzialità che devono essere sfruttate. “Abbiamo le condizioni per farcela, e credo che la fiducia verso il Paese sia stata restituita. La politica deve darsi un tono diverso”, ha affermato, riferendosi alla necessità di liberare le energie positive del Paese.
In chiusura, il ministro ha fatto notare che, nonostante la partecipazione a eventi internazionali come i G7 e G20, “il complesso di inferiorità che abbiamo è mal posto”. Per Giorgetti, l’Italia è un Paese con grandi potenzialità e il governo sta lavorando per farle emergere in modo concreto.