Enrico Rizzi denuncia alla Procura di Milano dopo il servizio di Report su Leidaa e Brambilla

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enrico Rizzi con l'esposto consegnato in Procura

VARESE, 6 febbraio 2025-La Procura della Repubblica di Milano avrà il compito di decidere se gli elementi emersi dal servizio trasmesso domenica scorsa dalla trasmissione Report possano configurare reati.

Enrico Rizzi, noto influencer e attivista per i diritti degli animali, ha annunciato pochi minuti fa sui suoi canali social di aver formalizzato un esposto, in seguito al servizio di Giulia Innocenzi che ha riguardato l’associazione Leidaa e, in particolare, la sua presidente Michela Vittoria Brambilla.

“Sono rimasto scandalizzato da quanto trasmesso da Report – ha dichiarato Rizzi – Si è parlato di costosi vini, soggiorni in hotel a cinque stelle e di spese che sembrano essere state addebitate all’associazione di Brambilla, se non a un movimento politico o addirittura ai circoli di Pdl o Forza Italia. Credo che inviare l’esposto alla Procura di Milano sia un atto dovuto, soprattutto per chi si preoccupa del benessere degli animali.”

Rizzi, che aveva già sollevato preoccupazioni in passato riguardo alle condizioni di detenzione dei cani in un rifugio della Leidaa, ha anche criticato il silenzio delle principali associazioni animaliste, che avrebbero dovuto prendere una posizione sulla questione sollevata dal programma di Rai 3.

“Probabilmente – ha aggiunto Rizzi – l’adesione in massa alla Federazione delle associazioni voluta da Brambilla ha sollevato qualche perplessità. Ma, non avendo partecipato, mi sento ancora più libero di parlare a favore degli animali, che di certo non hanno bisogno di vini pregiati e auto blu.”

Secondo l’attivista, le associazioni animaliste dovrebbero essere le prime a indignarsi per quanto emerso nel programma di Sigfrido Ranucci, anche alla luce delle rivelazioni fatte da alcuni volontari della Brambilla, che avrebbero condiviso con Report segreti inconfessabili.

“Sono sicuro che la Procura della Repubblica di Milano accoglierà il mio esposto – ha concluso Rizzi – Lo spero soprattutto per rendere giustizia al lavoro instancabile di migliaia di volontari che ogni giorno dedicano il loro tempo e denaro per gli animali, senza chiedere nulla in cambio, se non l’aiuto per coloro che, privi di diritti, finiscono nelle mani sbagliate.”