Il PCI varesino sul caso Beko: “Quali sono le prospettive industriali e sostenibilità sociale?”

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VARESE, 11 febbraio 2025-All’incontro di ieri al Ministero delle imprese è emersa la mancanza di un vero piano industriale, poche le novità rispetto al piano del 20 novembre a Roma.

Quali le prospettive a fronte di una confermata perdita del gruppo, ma anche investimenti per 300 milioni di euro spalmati sui 7 diversi stabilimenti in Italia.

“Per quanto concerne la fabbrica di Cassinetta, è stata ritirata la decisione di dismettere due linee di montaggio; l’abbassamento dei volumi sarebbe affrontato con una

Osvaldo Bossi

modifica dell’assetto dei turni, ma gli esuberi si abbasserebbero a 350, a fronte degli originari 540. A Siena, ferma restando l’intenzione di cessare la produzione a fine anno, c’è la disponibilità a mantenere il contratto di affitto dell’area e i rapporti di lavoro in essere fino alla fine del 2027, purché ci sia una disponibilità di ammortizzatori sociali e con l’obiettivo di favorire una operazione di reindustrializzazione. A Comunanza si sta valutando un piano alternativo alla chiusura, con un livello produttivo economicamente sostenibile che verificheremo nel merito e nella concretezza al prossimo appuntamento. A Melano e a Carinaro si conferma il numero originario rispettivamente di 68 e di 40 esuberi”. (dal comunicato stampa di Fim, Fiom, Uilm..)

Restano invece inalterati gli esuberi tra gli impiegati: per Cassinetta ne sono previsti 98, concentrati nel settore ricerca e sviluppo,…

Esuberi settore ricerca e sviluppo? Qualche perplessità la possiamo aggiungere oltre al resto.

La Direzione di Beko ha dato la “disponibilità” ad affrontare gli esuberi anche attraverso percorsi di accompagnamento alla pensione.

Non è un bel segnale, e noi comunisti, come del resto i sindacati e i lavoratori siamo molto preoccupati.

Appoggiamo la richiesta dei sindacati che chiedono al Governo di dar “seguito con fatti alle parole espresse nell’incontro precedente, a cominciare dall’acquisizione del sito di Siena, e far pesare davvero sulla multinazionale il peso politico più volte richiamato”…. “Al prossimo incontro del 24 febbraio ci aspettiamo un chiarimento sugli investimenti che dimostri una effettiva volontà di rilanciare anche la refrigerazione ed il lavaggio, una svolta sullo stabilimento di Siena e una modifica profonda nelle decisioni inerenti le funzioni impiegatizie”.

Il PCI è al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori degli stabilimenti della Beko riteniamo indispensabile che a fronte di ciò si crei un forte movimento unitario che non si fermi ma che continui con l’obiettivo di cambiare dalle radici questo sistema che sta distruggendo il nostro Paese.

Osvaldo Bossi

Dipartimento Lavoro PCI Federazione Varese