Strage di Pioltello, Codici: “Il risarcimento riconosce il dramma vissuto dai passeggeri”

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MILANO, 25 febbraio 2025-Si è concluso oggi il primo grado di giudizio per il processo legato al tragico incidente ferroviario di Pioltello. Tra le parti civili presenti in aula, anche l’associazione Codici, che ha seguito da vicino la vicenda giudiziaria.

“Il Tribunale ha riconosciuto la responsabilità di Rfi – dichiara Davide Zanon Segretario Regionale di CODICI Lombardia – e ha stabilito, con una sentenza esecutiva con riserva, il risarcimento per i nostri assistiti. È stato un iter lungo e complesso, caratterizzato da ostacoli e difficoltà, ma questa decisione rappresenta un riconoscimento importante per chi ha vissuto in prima persona quel dramma”.

L’incidente risale al 25 gennaio 2018, quando un treno regionale in servizio sulla tratta Cremona-Milano Porta Garibaldi deragliò, provocando la morte di tre donne e causando oltre 200 feriti, tra lesioni fisiche e traumi psicologici. Dopo sette anni di indagini e dibattimenti, il processo si è chiuso con una condanna e otto assoluzioni. La quinta sezione penale del Tribunale di Milano ha inflitto una pena di 5 anni e 3 mesi a Marco Albanesi, ex responsabile dell’unità di Brescia di Rete Ferroviaria Italiana, mentre ha assolto gli altri otto imputati, tra cui l’ex Amministratore Delegato di Rfi, Maurizio Gentile, e la stessa società. Le accuse al centro del procedimento riguardavano disastro ferroviario colposo, omicidio e lesioni colpose, oltre all’“omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro.

“Una vittoria in un procedimento come questo è fondamentale – continua Zanon – perché rappresenta il riconoscimento ufficiale della verità e delle responsabilità, offrendo alle vittime una risposta chiara su quanto accaduto, garantendo un risarcimento per il danno subito e contribuendo a prevenire future tragedie attraverso una maggiore attenzione alla sicurezza e alla manutenzione.”