I media locali sono in crisi, tra nuove tecnologie e crisi di mercato: indagine di Corecom

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 VARESE, 7 marzo 2027-Quale futuro per i media locali tra nuove tecnologie e crisi di mercato. Il tema è stato al centro di un convegno, a cura del Corecom Lombardia, dal titolo “Stati generali dell’informazione in Lombardia. Analisi e prospettive per il futuro dei media locali che si è svolto questa mattina a Palazzo Pirelli, realizzato in collaborazione con PoliS Lombardia.
Il settore dei media locali è in crisi ma non è tutta colpa di internet. Riconoscere il ruolo strategico della informazione di prossimità è il vero nodo da sciogliere perché non c’è democrazia senza libera informazione, ancora di più quando si tratta di piccoli territori. Bene, dunque, le iniziative che analizzino il contesto: a queste però devono far seguito sforzi collettivi a tutela del settore. Il Corecom, in questo senso, si conferma anello di congiunzione tra gli interessi degli operatori e le istituzioni regionali” ha sottolineato Cesare Gariboldi, Presidente del Corecom Lombardia.

A introdurre i lavori è stato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani: “La prima sfida da affrontare è quella di tutelare la figura del giornalista, perché solo il giornalista può garantire un’informazione corretta attraverso il rispetto della “verità sostanziale dei fatti” che è uno dei pilastri della democrazia di un Paese. Il riconoscimento professionale del giornalista è fondamentale in una stagione in cui le intelligenze artificiali possono produrre contenuti che possono essere confusi con le notizie. In questo contesto il problema delle fake news diventa, dunque, urgente e la verifica delle fonti è il vero indicatore di qualità del giornalismo. La seconda grande questione -ha aggiunto il Presidente del Consiglio regionale– riguarda la sostenibilità del mondo dell’editoria. Negli anni Ottanta e Novanta i giornali in Italia vendevano più di 6 milioni di copie. Oggi se ne vendono meno di un milione e mezzo. In cinque anni, dal 2018 al 2023, si sono perse 242mila copie al giorno. In questo scenario emerge come l’informazione locale ha retto meglio l’impatto della diffusione dei nuovi modelli di produzione e consumo di notizie. Ciò perché i media locali rappresentano la composizione sociale delle comunità e ne rafforzano la coesione. I media locali raccontano storie che ci appartengono. Questa è la loro forza. Ma non solo. Il pluralismo locale ha un forte impatto sulla partecipazione politica ed economica a livello locale. Pertanto, un declino o addirittura la scomparsa dei media locali può condurre a forme di disimpegno. Per queste ragioni il Consiglio regionale sostiene direttamente l’informazione locale: la legge regionale per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione radiotelevisiva è il principale strumento di sostegno dell’editoria locale con uno stanziamento annuale di 1 milione di euro”.