VARESE, 8 marzo 2024- La società evolve rapidamente e con lei i protagonisti, i cittadini, la gente, insomma tutti noi che singergicamente la possono rendere megliore rispetto al passato.
Non sempre però. Basti pensare alla figura femmminile e quante difficoltà ancora oggi in molti casi e situazioni devono affrontare le donne. Temi importanti ribaditi anche nell’odierna Giornata Internazionale delle Donne.
Come nel mondo del lavoro, dove le donne si vedono spesso bistrattate nonostante elevate competenze e titoli importanti, senza raggiungere livelli apicali in settori diversi.
Situazione differente in ambito forese e della magistratura più in generale, dove negli ultimi anni i progressi sono stati notevoli, con molte e brillanti donne con cariche assolutamente di rilievo, fino a qualche decennio fa quasi impensabile da raggiungere.
Poi non scordiamoci che molte donne, molte lavoratrici, molte professioniste ricoprono pure il ruolo di madre e di molto altro ancora con impegni in ambiti familiari spesso difficili da fare conciliare con la proiìpria atticvità lavorativa.
Di questo e molto altro se ne è parlato nell’interessante incontro svoltosi questa mattina dal titolo’La donna nella professione, ieri e oggi’, organizzato al Salone Estense dall’associazione Donne Giuriste (artefici dell’iniziativa la presidente Paola Lanza e l’avvocato Samanta Mazzola) e con il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati e dal Comune di Varese.
Incontro che ha visto tra le altre l’importante presenza della Dottoressa Cristina Marzagalli, Sostituto Procuratore Generale Corte di Cassazione “Siamo qui oggi anche per dare un segnalo positivo, di speranza. Noi donne ci dividiamo tra la famiglia e quello che è il lavoro, perchè la figura accudente nella famiglia e nella società è sempre la donna e deve farsi strada bilanciando i vari impegni”. La Sostituto procuratore, da noi sentita prima dell’incontro, ha poi aggiunto “In merito ai ruoli apicali più che una difficoltà direi che non c’è una parità. Mentre in magistratura le donne oramai sono la prevalenza, invece nelle cariche apicali con gli uomini non esiste. Questo in parte derivante dalla difficoltà di conciliare il ruolo familiare con la responsabilità di assumere certi ruoli dirigenziali. Anche per questo penso che le istituzioni possano intervenire”, conclude Marzagalli da noi intervistata
Sullo stesso piano della procuratrice anche l’avvocato Paola Lanza che aggiunge “Il

problema per le donne è quello, diciamo così, della ‘riproduttività’ della donna che si assenta per maternità. Problema che si cerca di ovviare in qualche modo ma le difficoltà sono ancora parecchie. In tal senso ricordo il caso di una giudice che ha rifiutato la richiesta di un avvocato donna, che chiedeva il legittimo impedimento perchè doveva accudire il bambino. Peccato, poteva essre una bella occasione di dire ‘ok ora abbiamo la parità finalmente’. Nel caso specifico, si poteva forse adottare un breve rinvio ma ovviamente non entro nel merito”.
Istituzioni oggi presenti a Varese con il sindaco (anch’egli avvocato) Davide Galimberti e l’assessore Rossella Di Maggio.
Moderato dal giornalista della Prealpina Pasquale Martinoli, esperto di cronaca giudiziaria, la mattinata, dopo i saluti istituzionali, è stata aperta dal presidente dell’Ordine degli Avvocati di Varese, Carlo Battipede spiegando la situazione attuale del foro varesino per quanto attengono cariche e ruoli femminili.

Tra i relatori altri nomi di spicco quali l’avvocato Anna Danesi, consigliera di Parità della Provincia di Varese e Gloria Mantegazzi, presidente Comitato Pari Opportunità.
Il ricco programma vedeva pure la partecipazione di Rosi Brandi, caporedattrice della Prealpina, Luisa Cazzaro presidente AIDDA delegazione Lomnbadia e la psicologa Michela Fantoni.
Insomma un’altra bella occasione per dare valore alla donna e tutte le sue meravigliose ed essenziali sfaccettature che rappresenta nella quotidianità.