VARESE, 11 marzo 2025-«L’emergenza alimentare è tra le priorità di assistenza a cui Farsi Prossimo s’impegna a dare risposta con maggiore precedenza» spiega don Matteo Rivolta, responsabile della Caritas Decanale. L’associazione “Farsi Prossimo”, che coinvolge 34 parrocchie del decanato di Varese, pone l’emergenza alimentare tra le sue priorità. Le parrocchie, tramite i Centri di Ascolto, forniscono un sostegno costante alle famiglie in difficoltà.
«Le tessere prepagate del supermercato sono lo strumento che i nostri operatori possono utilizzare per acquisti di generi alimentari e di igiene della persona da destinare a chi si rivolge ed è preso in carico dai diversi centri. Tra dicembre e febbraio sono stati donati 9.500 euro per i poveri della città».
La collaborazione tra le parrocchie e i centri Caritas è fondamentale. «Questa

sinergia riflette non solo l’impegno sociale della Chiesa – prosegue don Rivolta – ma rappresenta anche un esempio di come la solidarietà possa concretizzarsi in azioni tangibili in un contesto dove la crisi economica e le difficoltà sociali si fanno sempre più presenti». Mons. Gabriele Gioia, prevosto e presidente dell’associazione Farsi Prossimo, evidenzia l’importanza di questa sinergia. Farsi Prossimo lavora a stretto contatto con Caritas Decanale, Casa della Carità ed Emporio Solidale. Queste sedi si trovano presso la parrocchia di S. Antonio di Padova alla Brunella. I Centri di Ascolto offrono spazi protetti dove le persone possono esprimere le proprie difficoltà e ricevere supporto. I volontari, adeguatamente formati, forniscono ascolto, orientamento e sostegno materiale, psicologico ed emotivo.

«Le parrocchie del Decanato di Varese hanno compreso l’importanza di sostenere attivamente i centri di ascolto attraverso iniziative di raccolta fondi, e si mobilitano per garantire che i centri abbiano le risorse necessarie per operare efficacemente, creando così una rete di solidarietà anche con altre realtà presenti sul territorio che offrono gli stessi servizi» dice mons. Gabriele Gioia. Don Maurizio Cantù, decano di Varese, sottolinea il ruolo della Chiesa come attore sociale che promuove il dialogo, l’inclusione e la giustizia sociale. «La Chiesa, attraverso le sue strutture, si pone come un attore sociale in grado di promuovere il dialogo, l’inclusione e la giustizia sociale» conclude il decano di Varese, don Maurizio Cantù «il legame tra le parrocchie di Varese e i centri di solidarietà della Caritas è un esempio di come la fede possa tradursi in azioni concrete e significative».
L’associazione Farsi Prossimo opera a stretto contatto con Caritas Decanale, Casa

della Carità ed Emporio Solidale, che hanno sede nei locali in una delle Parrocchie aderenti, S. Antonio di Padova alla Brunella, per rendere operativi i progetti di assistenza ai bisognosi compreso il servizio di mensa serale che fino allo scorso novembre seguivano le Suore della Riparazione in via Luini. La sfida principale è mantenere viva la collaborazione e garantire che nessuno venga lasciato indietro. In sintesi, il sistema descritto rappresenta una rete di solidarietà ben strutturata, che vede la collaborazione tra diverse realtà ecclesiali e del territorio per fornire un supporto concreto alle persone in difficoltà.