‘Gina’ di Ulrike Kofler è il film vincitore del Bergamo Film Festival

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Un frame di Gina (Foto: ORF/Film AG/Julia Dragosits)

BERGAMO, 16 marzo 2025-È Gina di Ulrike Kofler (Austria, 2024) il film vincitore della Mostra Concorso della 43a edizione di Bergamo Film Meeting. Al film, che è stato votato dal pubblico, va il Premio Bergamo Film Meeting del valore di 5.000 euro.

La giuria internazionale, composta da Dániel Hevér (regista), Andrea Inzerillo (direttore artistico Sicilia Queer filmfest) e Tiina Lokk (direttrice artistica Black Nights Film Festival di Tallinn) assegna il Premio per la migliore regia del valore di 2.000 a Hiver à Sokcho/Winter in Sokcho di Koya Kamura (Francia, Corea del Sud, 2024).

Per la sezione Visti da Vicino il Premio Miglior Documentario CGIL Bergamo di 2.000 euro per il documentario più votato dal pubblico va Mutterland/Il Paese delle mamme di Miriam Pucitta (Svizzera, Germania, 2023); mentre il Premio della Giuria CGIL – La Sortie de l’Usine, attribuito dai delegati sindacali di CGIL Bergamo al documentario che meglio affronta i temi legati al mondo del lavoro e del sociale (1.000 euro), spetta a Dear Beautiful Beloved di Juri Rechinsky (Austria, 2024), menzione speciale a Personale di Carmen Trocker (Italia, Austria, 2024).

La 44a edizione di Bergamo Film Meeting si terrà dal 7 al 15 marzo 2026.

MOSTRA CONCORSO

PRIMO PREMIO BERGAMO FILM MEETING

Gina di Ulrike Kofler, Austria, 2024, 97’, col.

A soli nove anni, Gina deve prendersi cura dei fratellini e di una madre single, in attesa del quarto figlio. Vorrebbe avere una famiglia solida, una figura paterna e una nonna affettuosa. Invece si trova a combattere la povertà, l’abbandono e i servizi sociali. Un dramma al femminile raccontato attraverso gli occhi di una bambina che rifiuta di arrendersi a un destino di fallimenti.

SECONDO PREMIO BERGAMO FILM MEETING

Oro Amargo/Bitter Gold di Juan Olea Germania, Uruguay, Cile, 2024

Carola aiuta il padre Pacífico a gestire una vecchia miniera artigianale. I due, in segreto, lavorano a una vena d’oro. Quando uno dei minatori li scopre, nasce una colluttazione e Pacífico rimane gravemente ferito. Carola decide allora di prendere il suo posto. Una storia di lotta per la sopravvivenza e l’emancipazione, in stile western.
TERZO PREMIO BERGAMO FILM MEETING

Fainéant.e.s/Lazy Girls di Karim Dridi, Francia, 2024, 106’, col.

Sfrattate da uno squat, Nina e Djoul, due punkabbestia di lungo corso, partono a bordo del loro vecchio camion per un viaggio senza meta, che sarà foriero di nuovi incontri, drammi e litigi, ma anche riconciliazioni e gioiose trasgressioni. Un film che sa essere duro e delicato, sull’amicizia, la solidarietà e la voglia di libertà.

Mutterland

PREMIO PER LA MIGLIOR REGIA

Hiver à Sokcho/Winter in Sokcho di Koya Kamura, Francia, Corea del Sud, 2024, 104’, col.

A Sokcho, un villaggio sul mare in Corea del Sud, una ragazza lavora come cuoca e cameriera in una vecchia pensione. L’arrivo di un illustratore francese in cerca di alloggio interrompe la sua routine quotidiana. I due instaurano un legame, cercando di comunicare in tutti i modi possibili, cucinando l’una e disegnando l’altro. Tratto dall’omonimo romanzo di Elisa Shua Dusapin.

«La giuria è stata particolarmente colpita dal modo in cui questa opera prima utilizza materiale complesso a livello registico. La fotografia, il montaggio e la recitazione lavorano magistralmente insieme per creare aspettative sulla ricucitura della famiglia, la ricerca dell’amore e l’arrivo della primavera. Il film ritrae la ricerca dell’identità in modo sensibile e sottile, raccontando una storia di parallelismi generazionali e culturali. Una meteorologia dell’anima che è sempre molto articolata ed intensa. Per questi motivi, il Premio alla miglior regia di Bergamo Film Meeting 43 va a Hiver à Sokcho/Winter in Sokcho di Koya Kamura».
VISTI DA VICINO

PREMIO MIGLIOR DOCUMENTARIO CGIL BERGAMO

Mutterland/Il Paese delle mamme di Miriam Pucitta, Svizzera, Germania, 2023, 93’, col.

Miriam Pucitta era una “bambina proibita”, affidata a estranei per salvaguardare il lavoro di sua madre. Oggi, insieme a sua figlia, torna alle origini della sua famiglia in Italia, Svizzera e Germania. Attraverso le loro storie e ferite, scopre un capitolo poco conosciuto della migrazione femminile.

 

PREMIO DELLA GIURIA CGIL “LA SORTIE DE L’USINE”

Dear Beautiful Beloved di Juri Rechinsky, Austria, 2024, 93’, col.

La guerra russa in Ucraina riduce le case in polvere e i morti in numeri. Nel mezzo dell’invasione in corso, nascono nuove strutture di assistenza per proteggere i vivi e recuperare chi non c’è più. Il documento di questo instancabile lavoro, che non deve mai diventare la normalità.

La giuria motiva così la sua scelta: «Un documentario che racconta con estrema sensibilità e precisione la realtà della guerra in Ucraina. Abbiamo apprezzato la cura con cui il film documenta le conseguenze del conflitto, restituendo un ritratto potente e toccante di chi vive e subisce la guerra.

Senza spettacolarizzazione, ma con un linguaggio visivo intenso e rispettoso, Dear Beautiful Beloved riesce a trasmettere con forza l’orrore della guerra e il peso che lascia sulle persone e sulle comunità. In un momento storico in cui il racconto della guerra rischia di diventare abituale, questo documentario ci costringe a guardarla da vicino, ricordandoci che dietro ogni conflitto ci sono storie, volti e vite spezzate. Per la sua capacità di farci riflettere con profondità e rigore, gli assegniamo questo riconoscimento».

MENZIONE SPECIALE

Personale di Carmen Trocker, Italia, Austria, 2024, 93’, col.

La vita dei lavoratori migranti in un hotel delle Dolomiti. Attraverso il lavoro quotidiano, ne seguiamo movimenti, gesti e interazioni, riflettendo il legame tra le loro vite e le strutture dell’hotel e svelando il loro ruolo essenziale nel turismo.

Inoltre, la Giuria CGIL ha il piacere di attribuire una menzione speciale al documentario Personale di Carmen Trocker «Per la capacità del film di dare voce a chi arriva nel nostro paese in cerca di un futuro migliore e si ritrova a svolgere lavori spesso invisibili, fondamentali per sostenere un’economia che produce lusso per pochi e sacrifici per molti. Con immagini potenti e senza retorica, Personale mette in luce le dinamiche di un sistema che troppo spesso sfrutta senza riconoscere, che chiede senza offrire diritti e stabilità. In un mondo in cui il valore del lavoro è sempre più schiacciato dalle logiche del profitto, questo documentario ci ricorda che dietro ogni servizio, ogni gesto quotidiano, ci sono persone con storie, sogni e dignità».

Nel corso della sua 43a edizione di BFM ha proposto 160 film tra lungometraggi, documentari e corti così distribuiti: 2 sezioni competitive – la Mostra Concorso riservata ai lungometraggi di finzione e Visti da Vicino, rivolta invece al cinema documentario -; il consueto focus sul nuovo cinema europeo contemporaneo Europe, Now!, con le personali di Alice Nellis (Repubblica Ceca) e Christian Petzold (Germania), che è stato arricchito da una selezione dei film di diploma delle scuole di cinema europee che aderiscono al Cilect – realizzata in collaborazione con la Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano – e da Europe, Now! Film Industry Meetings, le due giornate rivolte ai professionisti di settore; Cinema d’animazione: AnReal, con una selezione di film che hanno esplorato l’evoluzione del documentario animato; la retrospettiva su Otar Iosseliani (1934 – 2023); l’omaggio al cinema del regista polacco Wojciech Jerzy Has, nel centenario della sua nascita; la sezione Kino Club, per i giovani spettatori; le collaborazioni con i festival Animest (Romania), Cactus Film Fest (Aosta), Festival ORLANDO (Bergamo); il passaggio di testimone con Bergamo Jazz; la sezione Incontri: Cinema e Arte Contemporanea curata da The Blank, che ha visto protagonista la visual artist Eva Giolo; oltre al Daily Strip, l’appuntamento con alcuni tra i migliori illustratori del panorama italiano del fumetto.