Varese: nasce il Coordinamento Provinciale delle Associazioni e dei Partiti Antifascisti. Tra i primi aderenti il PrComunista

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VARESE, 17 marzo 2025-Lo scorso 3 marzo, presso la Cooperativa di Belforte a Varese, ha visto la luce il Coordinamento Provinciale delle Associazioni e dei Partiti Antifascisti. L’iniziativa, promossa dall’ANPI Provinciale, ha raccolto l’adesione di numerose realtà associative e politiche che riconoscono nell’antifascismo un pilastro fondamentale della propria identità.

Tra i primi aderenti spicca il Partito della Rifondazione Comunista, la cui adesione all’appello è stata definita “naturale” in virtù della sua storica matrice antifascista. La decisione, condivisa da tutti gli iscritti, giunge in un momento storico particolarmente delicato per l’Italia, coincidente con l’ottantesimo anniversario della Liberazione.

Come sottolineato dai promotori, per la prima volta dopo ottant’anni, il paese è guidato da un partito considerato erede del fascismo sconfitto dalla Resistenza. Questo scenario desta forte preoccupazione, soprattutto alla luce di un ampio piano di riforme che, dall’Autonomia Differenziata al Premierato fino al DDL Sicurezza, viene percepito come un tentativo di stravolgere la Costituzione e l’assetto istituzionale della Repubblica.

In questo contesto, la nascita del Coordinamento Provinciale Antifascista assume un significato cruciale. L’obiettivo è quello di trasformare la celebrazione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione non in una semplice commemorazione, ma in un motore per una serie di iniziative condivise. Partendo dalla memoria storica, si intende promuovere una riflessione critica sull’attualità e stimolare un’azione politica concreta volta alla difesa dei valori antifascisti.

Un elemento di particolare rilevanza, che ha reso ancora più urgente la creazione del coordinamento, è la specificità del territorio varesino. La provincia, come evidenziato anche dall’inchiesta giornalistica “Lago Nero”, è caratterizzata da una radicata presenza di forze di destra che si ispirano a ideali fascisti e talvolta nazisti.

Negli ultimi anni, il territorio è stato teatro di diverse provocazioni ad opera di movimenti di estrema destra. Tra gli episodi citati figurano l’irruzione dei Do.Ra., i contestati festeggiamenti del 25 Aprile ad Azzate nel 2023 e l’esposizione di uno striscione con svastica e fascio littorio davanti al monumento dedicato alla battaglia di San Martino lo scorso dicembre. Ancora più recente, lo scorso 24 gennaio a Busto Arsizio, un presidio ufficialmente promosso da singoli cittadini si è rivelato un raduno di note sigle dell’estrema destra come Casapound, Do.Ra., Fortezza Europa e Rete Patrioti.

Di fronte a questa escalation, i promotori del coordinamento ritengono oltremodo evidente la necessità di ribadire con forza le radici antifasciste della Costituzione e della Repubblica, nate dalla Resistenza, per arginare il dilagare di forme di fascismo vecchie e nuove.

“L’antifascismo non è un fenomeno storico sorpassato, così come purtroppo non lo sono le varie forme di fascismo”, si legge nella nota di presentazione del coordinamento. “Per noi l’antifascismo è una forma di pensiero e di comportamento che ci guida quotidianamente”.

L’adesione al Coordinamento Provinciale Antifascista, oltre a rappresentare una naturale collocazione per le forze che si riconoscono in questi valori, assume un significato politico profondo. Esso mira a fare della Resistenza non solo un evento storico che portò alla liberazione dal nazifascismo, ma una vera e propria forma di pensiero e di comportamento la cui finalità ultima è la liberazione da ogni forma di oppressione e sfruttamento.

La nascita di questo coordinamento rappresenta un segnale importante di mobilitazione e di impegno civile nel territorio varesino, in un momento storico che richiede una rinnovata attenzione ai valori fondanti della Repubblica Italiana. Resta ora da vedere quali saranno le prime iniziative concrete che il neonato coordinamento metterà in campo per dare seguito a questi importanti propositi.