VARESE, 18 marzo 2025-«Il mercato è saturo di dichiarazioni di intenti sulla sostenibilità. Noi abbiamo scelto di partire dalle azioni e dai risultati tangibili», spiega Mauro Colombo, amministratore delegato di Artser. Questa filosofia si è concretizzata con la trasformazione di ARTSER srl in Società Benefit dal 1° gennaio, un passo che ha portato alla creazione di un modello di business innovativo dove performance finanziarie e impatto sociale si alimentano reciprocamente. «Abbiamo costruito un circolo virtuoso che può essere replicato anche dai nostri clienti, estendendo il valore della sostenibilità a tutta la filiera», sottolinea Colombo.
Il Piano strategico di Artser si fonda su sei pilastri di innovazione Benefit che coinvolgono attivamente clienti, fornitori e la comunità locale:
- Presidio della sostenibilità ambientale: Artser intraprende un percorso concreto verso la certificazione ambientale, riorganizzando processi e infrastrutture per una reale riduzione dell’impronta ecologica. «Non ci limitiamo a compensare, ma agiamo alla radice per un impatto tangibile», afferma Davide Baldi, responsabile del progetto.
- Progetto P2G (Performance to Growth): Un’iniziativa strategica per accompagnare le PMI nei passaggi generazionali con una forte impronta sostenibile, offrendo formazione mirata, eventi di networking e consulenza personalizzata. «Stiamo creando una community di imprenditori che guardano al futuro con una nuova consapevolezza», dichiara Jacopo Brioschi dell’Area Business e Innovation.
- Incentivi per la trasformazione sostenibile: Artser introduce un sistema pioneristico di agevolazioni economiche per i clienti che sviluppano progetti ad impatto positivo verificabile, trasformando il proprio margine in un motore di cambiamento condiviso. «Investiamo nel successo sostenibile dei nostri partner», evidenzia Colombo.
- Benessere organizzativo ripensato: Vengono implementate politiche innovative di conciliazione vita-lavoro, con un focus sul supporto alla genitorialità e un sistema di flessibilità che ridefinisce l’equilibrio tra vita privata e professionale per i dipendenti di Artser e, potenzialmente, per le aziende clienti.
- Governance aperta e partecipativa: Artser adotta un modello di trasparenza inedito, pubblicando regolarmente i progressi raggiunti in termini di impatto e coinvolgendo attivamente tutti gli stakeholder nella valutazione dei risultati. «Il contributo di clienti, fornitori e comunità è fondamentale per migliorare continuamente il nostro operato», spiega Monica Nizzolini, responsabile di impatto.
- Laboratorio di co-creazione sostenibile: Viene creata una piattaforma di innovazione condivisa dove clienti, esperti e stakeholder collaborano attivamente per sviluppare soluzioni che generano valore economico, sociale e ambientale per l’intera filiera. «Insieme ai nostri partner, costruiamo modelli di business all’avanguardia», aggiunge Elena Ambrosoli, chief manager marketing.
Un approccio basato sui risultati concreti:
In netta controtendenza rispetto a comunicazioni generiche, Artser ha implementato un sistema di governance focalizzato sulla misurazione e la trasparenza dell’impatto: monitoraggio continuo con indicatori specifici, un comitato guida dedicato coordinato dalla Responsabile d’Impatto e reportistica periodica aperta a tutti gli stakeholder.
Inclusione, parità e persone: un vantaggio competitivo per tutta la filiera:
Artser si pone come leader e mentor nel percorso verso la parità di genere, avendo ottenuto la certificazione UNI PdR 125:2022 e agendo come acceleratore per le PMI. «Un ambiente di lavoro equo genera innovazione, efficienza e benessere, e questa esperienza la mettiamo a disposizione dei nostri clienti», afferma Monica Nizzolini, chief manager Risorse Umane di Artser. Attraverso una metodologia esclusiva, Artser supporta le aziende nell’implementazione di politiche di parità misurandone il ROI e costruendo percorsi su misura che vanno oltre la semplice conformità.