ROMA, 20 marzo 2025- La mostra CARAVAGGIO 2025, in corso a Palazzo Barberini, si arricchisce di un’opera straordinaria: Giove, Nettuno e Plutone, l’unico dipinto murale conosciuto di Caravaggio, proveniente dal Casino Boncompagni Ludovisi.
Un capolavoro “nascosto”
A partire dal 29 marzo e fino al 6 luglio, il pubblico avrà l’opportunità unica di ammirare questo capolavoro del Merisi, solitamente inaccessibile. Realizzato a olio su muro, l’opera fu commissionata dal cardinale Francesco Maria Del Monte, il primo mecenate romano di Caravaggio, per il “camerino della distilleria” del Casino Boncompagni Ludovisi, un ambiente dedicato all’alchimia.
Un’opera ricca di significati
L’iconografia del dipinto è complessa e legata all’alchimia: Giove, Nettuno e Plutone sono divinità associate alle tre fasi della pratica alchemica. Caravaggio, inoltre, si sarebbe autoritratto in tutte e tre le figure divine.
Un’occasione imperdibile
La mostra CARAVAGGIO 2025 offre quindi un’occasione unica per ammirare non solo Giove, Nettuno e Plutone, ma anche l’Aurora, un affresco di Guercino. Il dipinto di Caravaggio va ad aggiungersi virtualmente alle ventiquattro opere già esposte, arricchendo la prima produzione romana dell’artista.
Informazioni pratiche
- Dove: Casino Boncompagni Ludovisi, via Lombardia 46, Roma
- Quando: sabato e domenica, dal 29 marzo al 6 luglio
- Orari: 10:00 – 11:00 – 12:00 – 13:00 – 15:00 – 16:00 – 17:00
- Visite guidate: per gruppi di massimo 20 persone, con prenotazione obbligatoria
- Biglietto: 12€, acquistabile online al seguente link: [https://ecm.coopculture.it/index.php?option=com_snapp&view=event&id=2EA953E9-F46A-E640-4A6A-01958FD025AF&catalogid=0796C20E-36A8-283D-2833-0195A4D6CA49&lang=it](https://ecm.coopculture.it/index.php?option=com_snapp&view=event&id=2EA953E9-F46A-E640-4A6A-01958FD025AF&catalogid=0796C20E-36A8-283D-2833-0195A4D6CA49&lang=it)
- Accessibilità: la struttura non è accessibile a persone con difficoltà motorie.
Non perdete l’occasione di ammirare da vicino questo capolavoro di Caravaggio.
