VARESE, 23 marzo 2025-Un’ondata d’odio tra adolescenti ha travolto una ragazzina di 13 anni a Modena, vittima di cyberbullismo per i suoi gusti considerati “strani” in fatto di abbigliamento e musica. La vicenda, riportata da Il Resto del Carlino, ha scosso la comunità locale e riacceso i riflettori sul delicato tema del bullismo online.
Messaggi d’odio e isolamento
La giovane è stata bersagliata da messaggi di odio e minacce, alcuni dei quali di una violenza inaudita: “Bruciamola, ha gusti orribili. Meglio vederla soffrire dissanguata”, si legge in uno dei messaggi, mentre in un’altra conversazione le veniva detto “Fai schifo, ti odio, fai pena”. Questi attacchi l’hanno portata a chiudersi in se stessa e a isolarsi dai suoi compagni di classe.
La denuncia e l’intervento della Polizia Postale
I genitori della ragazza, allarmati dal suo comportamento, hanno scoperto gli screenshot dei messaggi e hanno sporto denuncia. La Polizia Postale è intervenuta, preferendo però un approccio diverso dalla via legale: gli agenti hanno incontrato i ragazzi coinvolti, spiegando loro la gravità delle loro azioni e le conseguenze legali e psicologiche del cyberbullismo.
L’anonimato come arma
Gran parte degli insulti sono stati veicolati attraverso l’app “Helopal”, che permette di inviare e ricevere messaggi anonimi. Questo ha reso difficile l’identificazione dei responsabili e ha alimentato un clima di impunità.
Una situazione in miglioramento
Fortunatamente, la situazione della ragazza sta migliorando. Grazie al supporto della famiglia, degli amici e della scuola, sta lentamente superando il trauma subito.
Un campanello d’allarme
Questo episodio è un campanello d’allarme sulla pericolosità del cyberbullismo e sull’importanza di educare i giovani all’uso responsabile dei social media. È fondamentale che le scuole, le famiglie e le istituzioni collaborino per prevenire e contrastare questo fenomeno, offrendo supporto alle vittime e responsabilizzando i bulli.