Castellanza: la scuola IMA celebra le migrazioni con la mostra “Il sogno di un nuovo domani”

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CASTELLANZA, 31 marzo 2025 – Un viaggio attraverso storie, emozioni e riflessioni sul tema delle migrazioni: è quanto offre la tradizionale mostra del progetto delle classi terze della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Castellanza. L’esposizione, intitolata ‘Le Migrazioni. Il sogno di un nuovo domani’, è stata inaugurata venerdì 28 marzo 2025 presso la Biblioteca Civica di Castellanza, alla presenza del vicesindaco reggente Cristina Borroni e dell’assessore a Cultura e Istruzione Davide Tarlazzi.

L’evento inaugurale è stato arricchito dalla partecipazione di Vocal Dreams, il coro della scuola, che ha offerto un’anteprima della sua preparazione in vista del Festival di Primavera di Montecatini Terme, un importante appuntamento che vedrà la partecipazione di cori scolastici provenienti da tutta Italia.

Patrocinata dalla Città di Castellanza, la mostra dei lavori degli alunni rimarrà allestita presso la biblioteca fino alla prima settimana di aprile. Nei giorni di sabato 29 marzo e sabato 5 aprile, dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 18, i visitatori avranno l’opportunità di esplorare l’esposizione guidati dagli stessi studenti IMA che hanno ideato e realizzato i progetti.

Il “progetto terze” rappresenta un appuntamento annuale consolidato per la scuola secondaria dell’Istituto Maria Ausiliatrice fin dall’anno scolastico 2017-2018. L’iniziativa si pone come obiettivo quello di stimolare e mettere alla prova le competenze degli allievi con la guida dei docenti, offrendo al contempo un contributo significativo alla vita culturale della Città di Castellanza.

Nel corso dell’anno scolastico, gli alunni delle classi 3^A e 3^B hanno affrontato il complesso tema delle migrazioni attraverso molteplici prospettive, a partire dal viaggio d’istruzione dello scorso ottobre che li ha condotti a Trieste, città storicamente crocevia di popoli.

L’approccio didattico è stato fortemente interdisciplinare, permettendo agli studenti di analizzare il fenomeno migratorio da un punto di vista storico e sociale, mettendo in pratica diverse competenze acquisite. Un elemento centrale del progetto è stato il coinvolgimento di esperti esterni che hanno offerto preziose testimonianze e approfondimenti. Particolarmente toccante è stato il racconto di Vito Fiorino, il pescatore che ha salvato cinquanta migranti durante il tragico naufragio di Lampedusa del 3 ottobre 2013. Le classi hanno inoltre avuto l’opportunità di incontrare il documentarista Davide Demichelis, autore del programma televisivo “Radici”, che ha condiviso la storia di Zacharia, un ragazzo emigrato dal Ghana all’età di sedici anni, in un racconto denso di speranza ed emozioni. Il percorso di approfondimento si è concluso con la visita di un’artigiana del laboratorio sociale castellanzese ParalleloLab, una realtà locale impegnata nel lavoro con persone migranti in un’ottica di sostenibilità ambientale e sociale.

Il progetto ha previsto anche momenti di condivisione e sensibilizzazione con gli altri studenti dell’istituto, attraverso la celebrazione della Giornata Internazionale del Migrante (promossa dall’ONU il 18 dicembre) e della Giornata Internazionale della Lingua Madre (indetta dall’UNESCO per il 21 febbraio).

La mostra presenta una varietà di installazioni e opere che esplorano il tema delle migrazioni sotto diversi aspetti. Tra i lavori esposti spiccano un’installazione artistica realizzata con scarpe, evocativa della rotta balcanica; valigie contenenti gli oggetti essenziali immaginati per un migrante in partenza; ritratti con volti ibridati; tavole emotive astratte; e uno scambio epistolare in lingua inglese sul tema della migrazione con gli alunni della scuola cilena ‘Colegio Trebulco School’. Gli studenti si sono inoltre cimentati nella creazione di case simboliche, nella reinterpretazione della Porta di Lampedusa e nella progettazione di bandiere ideali per accogliere tutti i migranti del mondo.

Attraverso questi lavori, gli studenti hanno saputo esprimere la loro creatività, le loro emozioni e le loro riflessioni su un tema così delicato e attuale, lanciando un messaggio di unione e fratellanza, con l’auspicio che discriminazioni e razzismo possano cessare.

“I giovani dell’Istituto Maria Ausiliatrice hanno saputo affrontare una delle questioni più complesse della nostra contemporaneità con un approccio interdisciplinare che offre una prospettiva autentica e umana, quando troppo spesso questo tema viene ridotto a fredde statistiche. La nostra Castellanza, con il suo passato industriale, ha una storia intrecciata con le migrazioni che hanno contribuito a costruire l’identità di questa città. Per l’Amministrazione Comunale sostenere iniziative come questa significa investire concretamente in una cittadinanza consapevole e solidale, capace di osservare il mondo con occhi critici e cuore aperto” ha dichiarato il vicesindaco reggente del Comune di Castellanza, Cristina Borroni.

“Come ricordava ormai tanti anni fa Mario Gennari in Storia della Bildung “l’umanesimo è la prima vittima di ogni ideologia” – ha commentato Davide Tarlazzi, assessore a Cultura e istruzione del Comune di Castellanza – Viviamo una stagione della storia attraversata da correnti di pensiero che paiono in alcuni frangenti inconciliabili con la visione sull’uomo che il meglio della cultura europea ha delineato nei secoli. Di fronte a questa constatazione si comprendono ancora di più l’importanza e il ruolo delle istituzioni educative che formano i cittadini del domani insegnando, come in questo caso, a osservare, ricercare, ascoltare, capire. Al mondo di domani servono uomini e donne che coltivano sogni di sviluppo sociale globale e possiedono metodi e strumenti per indagare e comprendere la realtà. La mostra che si inaugura, ancora una volta, consentirà a tutti i visitatori di entrare nel laboratorio delle idee della scuola. Mi complimento per la tensione morale che anima il progetto e per la scelta di presentarlo in Biblioteca civica”.