Addio all’imprenditore Raffaele Bacelliere: una vita rombante tra concessionarie e auto d’epoca

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BODIO LOMNAGO, 1 aprile 2025-Bodio piange la scomparsa di Raffaele Bacelliere, imprenditore di spicco nel settore automobilistico, spentosi nella notte all’età di 85 anni. Il suo nome è indissolubilmente legato alla passione per i motori, una costante che ha segnato la sua intera esistenza, costellata di intuizioni imprenditoriali e aneddoti affascinanti.

La sua storia, ricca di episodi singolari, è stata celebrata solo pochi mesi fa nel libro “L’ultima macchina del Re”, un omaggio alla Fiat Torpedo appartenuta a Re Vittorio Emanuele III. Un veicolo storico passato poi ai primi quattro Presidenti della Repubblica e ritrovato nel 1970 in un angolo dimenticato della Fiat di Roma proprio da Raffaele Bacelliere, durante un viaggio di lavoro. «Era stata costruita nel 1939, il mio stesso anno di nascita – raccontava con un sorriso – così, appena la vidi, sentii che sarebbe stata mia e mi avrebbe accompagnato per tutta la vita». Una promessa mantenuta con tenacia e affetto.

Nato a Momo da una famiglia di umili origini ma animata da una forte etica del lavoro, Raffaele rimase orfano di padre in giovane età. A soli 16 anni iniziò a muovere i primi passi nel mondo dei motori come meccanico in un’officina di Novara. Forte dell’esperienza acquisita, aprì poi un suo garage proprio nel paese natale.

Tuttavia, la sua vera vocazione non risiedeva nella riparazione, bensì nella vendita di automobili. Con lungimiranza e determinazione, trasformò gradualmente la sua attività e nel 1965 inaugurò un piccolo salone sotto l’egida del marchio Bmw.

Il suo talento non passò inosservato e, appena tre anni dopo, fu la Fiat a contattarlo per offrirgli il ruolo di concessionario esclusivo per l’intera provincia di Novara. Fu questa la vera svolta nella sua carriera, un sodalizio avviato nel 1968 con Roberto Masera che avrebbe segnato un’epoca nel settore automotive locale.

Bacelliere con la famiglia sulla ‘macchina del Re’

La crescita del loro progetto imprenditoriale fu rapida ed esponenziale: prima la costruzione della nuova sede di quattromila metri quadrati a Cassano Magnago, poi l’apertura di filiali strategiche a Busto Arsizio, Gallarate e Olgiate Comasco, espandendosi successivamente anche a Tradate, Azzate e Sesto Calende.

Parallelamente all’affermazione professionale, crebbe anche la sua famiglia. Nel gennaio del 1974 Raffaele sposò Marisa e nell’agosto successivo nacque il primogenito Gabriele, a cui si aggiunse due anni dopo la figlia Antonella.

L’instancabile spirito imprenditoriale di Bacelliere e dell’amico Masera li portò, nel 1978, a inserirsi con successo anche nel neonato marchio Iveco, voluto da Fiat per la commercializzazione dei propri veicoli industriali. A Bodio Lomnago nacque così la Varese Carri, un’altra intuizione vincente che spinse Bacelliere a trasferirsi proprio in riva al lago, dove ha vissuto per quasi mezzo secolo, innamorandosi del paesaggio e della tranquillità del luogo.

Protagonista di una vita intensa e ricca di avventure, Raffaele Bacelliere strinse amicizia anche con Enzo Osella, noto produttore di auto da corsa che iscrisse la sua Osella Corse ai Gran Premi di Formula 1 negli anni ’80. Spesso Bacelliere era al suo fianco durante le competizioni iridate.

Appassionato cultore del marchio Ferrari, fu tra i cofondatori del Ferrari Club Varese, testimoniando il suo profondo legame con il mondo delle auto sportive. Un’altra costante del suo percorso è stata la partecipazione attiva al Rotary, incarnando lo spirito di servizio e impegno sociale.

Il cammino della Varese Carri proseguì con successo fino al 2000, quando venne ceduta. La rete di concessionarie Masera e Bacelliere rimase invece un punto di riferimento nel mercato automobilistico fino al 2015.

Da quella gloriosa storia imprenditoriale è nata la GB Auto, società oggi guidata con passione dal figlio Gabriele, che porta avanti la tradizione di famiglia, non di rado al volante della storica Torpedo reale acquistata dal padre.

I funerali di Raffaele Bacelliere si terranno giovedì 3 aprile alle ore 10.30 nella chiesa di Santa Maria Nascente a Bodio Lomnago. La sua scomparsa lascia un vuoto significativo nel tessuto imprenditoriale e sociale del varesotto, ma il suo spirito pionieristico e la sua passione per i motori continueranno a vivere nel ricordo di chi lo ha conosciuto e apprezzato.

redazione@varese7press.it