Di Marco (M5s Lombardia): “L’Europa imbocca un vicolo cieco con la corsa al riarmo”

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MILANO, 1 aprile 2025- – “Preparare la guerra non garantisce la pace, garantisce solo nuove ingiustizie.” È con queste parole che Nicola Di Marco, Capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Lombardia, ha commentato l’esito della discussione sulla mozione “ReArm Europe”, evidenziando una profonda preoccupazione per la direzione intrapresa dall’Unione Europea.

Secondo Di Marco, l’Europa sta pericolosamente normalizzando il linguaggio di guerra, culminando nella decisione di destinare una cifra esorbitante di 800 miliardi di euro agli armamenti. Un percorso che il capogruppo pentastellato definisce un “vicolo cieco”.

La discussione in Aula ha rivelato, a suo dire, un quadro politico confuso e contraddittorio. Di Marco critica aspramente le prese di posizione di Fratelli d’Italia e Forza Italia, che di fronte ai pareri contrari al riarmo hanno preferito “l’insulto al Movimento Cinque Stelle”, rinfacciando l’operato del governo Conte e dimostrando una “totale impreparazione”, persino a livello di “semplice matematica”. Di Marco contesta la confusione tra la spesa militare ordinaria, già preventivata e di entità nettamente inferiore, e l’attuale “corsa al riarmo da 800 miliardi a livello europeo”, destinata a un vero e proprio “piano di guerra”.

Ma le critiche di Di Marco non si fermano al centrodestra. Anche da parte della Giunta e di forze politiche che dovrebbero rappresentare il fronte progressista, sono giunti pareri contrari sia al piano di riarmo europeo che alla mozione presentata dal M5s. Questa “confusione”, per il capogruppo, cela un “imbarazzo” che si traduce in un voto di astensione da parte della Lega e in una “non partecipazione al voto” da parte del Partito Democratico. Un atteggiamento giudicato negativamente da Di Marco, soprattutto in un momento in cui sarebbe necessario “il coraggio di difendere le proprie idee”.

Il Movimento Cinque Stelle, al contrario, rivendica con forza la propria posizione, riassunta in un “contro kit per il progresso dell’Europa”. Questo documento pone al centro questioni cruciali come la sanità, la possibilità di pagare le bollette, il diritto all’istruzione (attraverso i libri), i trasporti per la libera circolazione dei cittadini e l’emergenza abitativa, simboleggiata da un “mazzo di chiavi”. Per Di Marco, “la nostra Europa è quella del Recovery Fund e del PNRR”, un’Europa che investe nel benessere dei cittadini e nella loro qualità della vita.

Nonostante la constatazione di aver “smascherato molte delle ipocrisie che alimentano molte forze politiche”, Di Marco non nasconde la propria insoddisfazione per l’esito del dibattito. Tuttavia, guarda avanti e lancia un appello a tutti coloro che non hanno “paura di nascondersi” e che considerano la pace un valore “irrinunciabile”: l’appuntamento è per sabato 5 aprile a Roma per una “grande manifestazione di pace”. Un’iniziativa volta a contrastare la deriva militarista e a promuovere un’Europa fondata sul dialogo e sul progresso sociale.