Processo Manfrinati: PM chiede 5 anni e 7 mesi per stalking all’ex moglie e ai suoceri

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Il tribunale di Varese

VARESE, 9 aprile 2025- Si è conclusa oggi, mercoledì 9 aprile, l’udienza del processo a Marco Manfrinati, accusato di stalking nei confronti dell’ex moglie Lavinia Limido, della madre di lei Marta Criscuolo, e dell’omicidio del padre di Lavinia, Fabio Limido, avvenuto il 6 maggio scorso. In quella tragica giornata, Manfrinati tentò anche di uccidere l’ex moglie.

Al termine di una requisitoria durata un’ora e mezza, il pubblico ministero Maria Claudia Contini ha chiesto una condanna a cinque anni e sette mesi di reclusione per l’imputato.

Successivamente, ha preso la parola l’avvocato Fabio Ambrosetti, legale di parte civile, che ha avanzato una richiesta di risarcimento immediatamente esecutivo di 150.000 euro, suddivisi in 50.000 euro per ciascuna delle vittime di stalking, includendo anche Fabio Limido, di cui Lavinia Limido e Marta Criscuolo sono eredi.

Nel pomeriggio, alla ripresa dell’udienza, è intervenuta la difesa di Manfrinati, rappresentata dall’avvocato Fabrizio Busignani. Il legale ha parlato per oltre due ore e mezza, chiedendo l’assoluzione del suo assistito. Busignani ha sostenuto che il reato di stalking sarebbe un’invenzione della famiglia Limido, orchestrata con l’obiettivo di “annichilire la potestà genitoriale” dell’imputato.

La sentenza del giudice Luciano Luccarelli è attesa per il prossimo 26 maggio.

redazione@varese7press.it