VARESE, 14 aprile 2025-Un nuovo rapporto del movimento Salva il Suolo lancia un allarme preoccupante: le migrazioni globali potrebbero raddoppiare entro la fine del secolo a causa delle devastanti crisi interconnesse legate al degrado del suolo, ai cambiamenti climatici e all’insicurezza alimentare.
Il degrado del suolo: un “moltiplicatore di minacce”
Il rapporto, intitolato “The Nexus of Soil Degradation, Climate Change, and Food Insecurity: A Looming Global Migration Crisis”, sintetizza i dati di importanti organismi internazionali come la Banca Mondiale e l’UNCCD, evidenziando come il degrado del suolo agisca da “moltiplicatore di minacce”, esacerbando gli effetti dei cambiamenti climatici.
La riduzione della capacità del suolo di resistere a siccità e inondazioni, la diminuzione della produttività agricola e l’aumento dell’insicurezza alimentare costringono milioni di persone ad abbandonare le proprie case.
Proiezioni allarmanti
Le proiezioni della Banca Mondiale, analizzate nel rapporto, stimano che gli impatti climatici, aggravati dal degrado del suolo, potrebbero causare la migrazione interna di 216 milioni di persone entro il 2050, aumentando la pressione sulla migrazione internazionale.
Secondo Salva il Suolo, se le tendenze attuali continueranno, il 95% del suolo terrestre potrebbe essere degradato entro il 2050. In Africa subsahariana, il degrado del suolo potrebbe ridurre la produzione di colture fino al 22% entro il 2040, con un calo del 50% nella resa del mais in alcune aree entro il 2050.
Impatto sull’Europa e sull’Italia
Anche l’Europa è a rischio: in scenari di emissioni elevate, circa il 15% del continente potrebbe diventare più arido entro il 2100, con conseguenze sulla produzione alimentare. L’Italia, in particolare, perde in media 8,3 tonnellate di suolo per ettaro all’anno a causa dell’erosione idrica e soffre di una diffusa perdita di materia organica nelle pianure coltivate.
La soluzione: ripristinare la salute del suolo
Il rapporto sottolinea l’importanza di mantenere un suolo sano, con un’adeguata quantità di materia organica (tra il 3% e il 6%), per prevenire le migrazioni forzate. Salva il Suolo chiede interventi politici per ripristinare la salute del suolo attraverso una gestione sostenibile del territorio e l’agricoltura rigenerativa, integrando la salute del suolo nelle strategie per il clima e lo sviluppo.
Salva il Suolo: un movimento globale
Salva il Suolo è un movimento globale che collabora con governi e agricoltori per promuovere pratiche agricole rigenerative. È supportato da organizzazioni come il Programma ambientale delle Nazioni Unite e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura.