GALLARATE,14 aprile 2025-Un’operazione della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Varese ha portato alla denuncia di tre individui, due commercialisti (padre e figlia) e un imprenditore, tutti residenti nel Gallaratese, per usura ed emissione di fatture false. Le indagini, condotte dalla Compagnia di Gallarate, hanno rivelato un complesso sistema di usura ai danni di un imprenditore di Novara, in grave difficoltà finanziaria.
La vicenda
L’imprenditore novarese, a causa del dissesto finanziario della sua azienda e del rifiuto delle banche di concedergli finanziamenti, si era rivolto al suo commercialista di fiducia per trovare una soluzione. Il professionista, anziché fornire un aiuto concreto, avrebbe individuato un proprio cliente disposto a finanziare la vittima con 300.000 euro, ma con condizioni estremamente svantaggiose.
Il contratto, predisposto dal commercialista, prevedeva clausole vessatorie:
La vittima avrebbe dovuto volturare in garanzia il leasing del proprio capannone, pagando i canoni di locazione all’usuraio.
L’usuraio avrebbe avuto il controllo contabile dell’azienda.
L’imprenditore avrebbe dovuto pagare un tasso di interesse superiore al 35%.
Per mascherare i pagamenti degli interessi, venivano emesse fatture per false consulenze, consentendo all’usuraio di dedurli fiscalmente. Il commercialista, per la sua attività di intermediazione, avrebbe ricevuto oltre 16.000 euro, fatturati anch’essi come false consulenze, emesse dalla figlia, anch’essa commercialista e curatrice fallimentare presso il Tribunale di Busto Arsizio.
Le accuse e i sequestri
L’imprenditore gallaratese è stato denunciato per usura in concorso con il commercialista, mentre la figlia è stata accusata di emissione di fatture false insieme alla vittima. La Guardia di Finanza ha richiesto il sequestro degli interessi corrisposti (circa 110.000 euro) e del profitto delle fatture false (oltre 15.000 euro).
Il Giudice per le Indagini Preliminari di Busto Arsizio ha accolto la richiesta della Procura, disponendo il sequestro in solido degli interessi usurari e il sequestro del profitto delle fatture false.
Conseguenze professionali
Al termine delle indagini, l’Ordine dei Commercialisti competente e il Tribunale Fallimentare sono stati informati delle condotte dei due commercialisti, per le conseguenti valutazioni in merito al rispetto dell’etica e delle regole professionali.