SARONNO, 17 aprile 2025-Il Congresso della Cisl dei Laghi, tenutosi il 16 e 17 aprile a Saronno, ha sancito la riconferma di Daniele Magon alla guida della segreteria generale. La squadra di segreteria vede anche la riconferma di Albino Gentile e Paola Gilardoni, con l’ingresso di Maurizio Cappello che subentra a Leonardo Palmisano.
L’importante appuntamento sindacale ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Luigi Ganga, segretario confederale Cisl, che ha concluso i lavori nella giornata di giovedì, e di Fabio Nava, segretario della Cisl Lombardia, intervenuto al termine della prima giornata.
La Cisl dei Laghi, con i suoi circa 125 mila iscritti distribuiti tra le province di Como e Varese, si conferma come la terza organizzazione Cisl più grande a livello nazionale.
Il tema centrale dell’assemblea, “Il coraggio della partecipazione”, ha offerto l’occasione per affrontare le principali criticità che affliggono il Paese e, in particolare, il territorio lariano e varesino. Un’analisi approfondita che ha permeato la relazione di Daniele Magon e che è stata al centro della tavola rotonda di giovedì mattina, animata da figure di spicco come Emmanuele Massagli, presidente della Fondazione Tarantelli; Alessandra Vischi, professore ordinario in Pedagogia generale e sociale all’Università Cattolica del Sacro Cuore; e Aldo Carera, presidente della Fondazione Giulio Pastore.
Nella sua relazione, Daniele Magon ha posto in primo piano la ricchezza e l’importanza dei servizi offerti dal sindacato (Caf, Inas, Ufficio Vertenze, Adiconsum, Sicet e Anolf, Anteas) e il costante impegno delle diverse categorie per la tutela dei diritti di lavoratori, pensionati, famiglie, giovani e persone fragili.
Un tema centrale e particolarmente sentito è quello della sicurezza sul lavoro, reso ancor più urgente dalla recente tragedia di Fino Mornasco. “Nel 2024 si è verificato un incidente mortale ogni due giorni lavorativi – ha denunciato Magon -. La cultura della sicurezza deve essere un valore fondamentale da trasmettere alle nuove generazioni”.
Altro punto cruciale affrontato è stato quello della scuola, definita da Magon come “un ascensore sociale oggi bloccato” a causa di mutamenti economici e sociali, della carenza di personale docente, soprattutto nelle discipline tecnico-scientifiche, e delle difficoltà legate all’orientamento scolastico. Particolarmente critica è stata evidenziata la situazione del sostegno, con un rapporto di un docente ogni 2,5 alunni disabili.
Sul fronte occupazionale, permangono forti difficoltà per settori storici come il tessile e le costruzioni, in particolare nel Varesotto. Anche l’artigianato e il metalmeccanico soffrono, mentre il turismo conferma un trend positivo, concentrato soprattutto nel Comasco.
La Cisl dei Laghi ha ribadito l’importanza della formazione sindacale, considerata “fondamentale per esercitare con consapevolezza il nostro ruolo”. In ambito sanitario, prosegue l’impegno, in collaborazione con la federazione dei pensionati, nel monitoraggio dell’attuazione della riforma del Servizio Sanitario Regionale, con l’obiettivo di rafforzare la sanità territoriale.
Significativa anche l’attività di contrattazione sociale: nel corso del 2024 sono stati avviati tavoli in 40 Comuni del territorio, coinvolgendo oltre 330 mila abitanti, con la sottoscrizione di 23 accordi.
Sul tema della parità di genere, Magon ha richiamato l’attenzione su dati ancora

preoccupanti, con tassi di occupazione femminile inferiori a quelli maschili sia nella provincia di Varese (61,7% contro 69,6%) che in quella di Como (62% contro 67,9%). “Dobbiamo rafforzare le misure contro molestie e discriminazioni nei luoghi di lavoro e promuovere reali condizioni di parità nelle retribuzioni e nelle opportunità di carriera, anche attraverso strumenti di conciliazione”, ha affermato, richiamando l’Agenda ONU 2030.
Particolarmente allarmante è stato l’aumento delle nuove povertà: le famiglie operaie in povertà assoluta sono passate dal 14,7% al 16,5%, il dato più alto dal 2014. “Il fenomeno del lavoro povero, con salari bassi o part time involontari, richiede piani integrati che coinvolgano politiche abitative, sanitarie e sociali, sfruttando anche risorse europee e del Pnrr”, ha sottolineato Magon.
In materia previdenziale, è stata evidenziata la necessità di “costruire insieme condizioni di maggiore flessibilità, inclusione e sostenibilità sociale”. Un accenno anche all’intelligenza artificiale, da utilizzare in modo responsabile, e alla necessità di rafforzare i rapporti unitari con Cgil e Uil, anche a livello locale.
“In un tempo attraversato da divisioni, dobbiamo recuperare il rispetto per le istituzioni e per chi ogni giorno lavora al servizio della collettività – ha concluso Magon –: insegnanti, sanitari, dipendenti pubblici, forze dell’ordine. Ed educare le nuove generazioni alla responsabilità e al confronto civile”.
A tracciare le linee guida dell’azione sindacale futura è stata la mozione finale del congresso, che impegna la Cisl a rafforzare la presenza ai tavoli di crisi aziendali, sostenere la sanità territoriale, ampliare la negoziazione sociale con le istituzioni locali su welfare, casa, fiscalità e famiglia, mantenendo alta l’attenzione su pensioni, sicurezza sul lavoro, parità di genere, formazione e partecipazione.