VARESE, 21 aprile 2025-La Comunità Religiosa Islamica Italiana (COREIS) si unisce alle preghiere per l’anima di Papa Francesco, riconoscendolo come figura di spicco nel rappresentare l’eredità degli Apostoli e dei Santi del Cristianesimo, testimoniando la vita di Gesù in tutto il mondo.
La COREIS ricorda con gratitudine l’incontro storico avvenuto a Gerusalemme nel 2014, che vide la partecipazione del fondatore shaykh ‘Abd al-Wahid Pallavicini, nella residenza del Presidente Shimon Peres, premio Nobel per la Pace. Questo incontro seguì la visita alla spianata delle due moschee, guidata dal Principe Hashemita Ghazi bin Muhammad bin Talal, un momento di profondo significato interreligioso.
Il riferimento alla Gerusalemme celeste, evocato da Papa Francesco, risuona con particolare forza nell’insistente appello alla pace in Medio Oriente e nel resto del mondo. Una pace fondata sulla verità e sulla fratellanza, una pace interiore ed esteriore che la COREIS riconosce con profonda gratitudine nella vita esemplare del Pontefice.
L’ultimo servizio di Papa Francesco, con la benedizione trasmessa durante la Santa Pasqua, è percepito come un simbolico saluto finale, un messaggio di fratellanza spirituale rivolto all’intera umanità.
Come musulmani che vivono in Italia e in Occidente, la COREIS sottolinea l’importanza di proseguire l’apertura al dialogo interreligioso promossa da Papa Francesco, nella costante ricerca del bene comune e nel riconoscimento dell’Unico Dio.