Marzia Migliora: il tour della monografia approda al Museo del Novecento di Milano

0
108

MILANO, 23 aprile 2025 – Dopo le tappe di successo al Museo delle Civiltà di Roma, all’Istituto Italiano di Cultura a Londra, ad Artissima a Torino, al Museo MAXXI di Roma e al Museo Madre di Napoli, prosegue il viaggio di presentazione del volume Marzia Migliora. Sette Mostre Immaginifiche. Il prossimo appuntamento dedicato alla prima monografia sull’artista si terrà mercoledì 7 maggio 2025 presso il prestigioso Museo del Novecento di Milano.

Il libro, pubblicato da NERO Editions in doppia lingua (italiano e inglese), è frutto di una produzione di Looking Forward Art Projects di Londra e ha potuto contare sul supporto della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito della XII edizione (2023) del programma Italian Council.

Curato con acume da Anna Cestelli Guidi e Matteo Lucchetti, il volume ripercorre oltre trent’anni di intensa attività artistica di Marzia Migliora. Al suo interno, il lettore troverà testi e riflessioni critiche a firma di figure di spicco del panorama curatoriale e artistico internazionale, tra cui Diana Campbell, Anna Cestelli Guidi, Francesca Comisso e Nicoletta Leonardi, Maja e Reuben Fowkes, Matteo Lucchetti, Adrian Piper e Andrea Viliani, arricchite dai contributi di Eva Brioschi, Emanuele Coccia, la stessa Marzia Migliora, Elena Pugliese, Davide Quadrio e Vandana Shiva.

Marzia Migliora. Sette Mostre Immaginifiche 1993-2024 si configura come un vero e proprio concept book, in cui il ricco corpus di opere dell’artista viene riletto attraverso sette tematiche ricorrenti che innervano la sua pratica. Questa originale prospettiva si traduce in sette mostre su carta, ciascuna curata da un diverso curatore che ha immaginato di allestirla in luoghi significativi nella biografia di Migliora. Ne emerge una personale geografia emozionale cheIdealmente attraversa l’Italia, dalla sua Alessandria alle suggestive miniere di salgemma siciliane.

I temi centrali che animano queste mostre immaginarie spaziano dalla ruralità al ruolo del museo come istituzione di classificazione, dai dispositivi di visione e percezione della realtà alle dinamiche del fare comunità, toccando questioni cruciali come l’estrattivismo, l’oppressione patriarcale e le affascinanti metamorfosi interspecie nel delicato passaggio tra vita e morte.

In merito alla selezione delle opere, i curatori Anna Cestelli Guidi e Matteo Lucchetti spiegano: “Per sottolineare le evoluzioni e l’eclettismo formale delle opere – dalla fotografia alla performance, passando per video, installazioni, disegni e collage – abbiamo deciso di mantenere all’interno di ciascuna mostra immaginifica un’impostazione cronologica tra le tre decadi interessate. Ogni mostra si apre quindi con delle immagini tratte dai lavori fotografici dei primi anni Novanta, spesso inedite, selezionate dall’immenso archivio dell’artista, e si chiude con i progetti installativi recenti”.

Sulla scelta del titolo, i curatori precisano ulteriormente: “Abbiamo chiamato le mostre immaginifiche e non semplicemente immaginarie poiché nel giustapporre opere provenienti da contesti e momenti diversi della pratica dell’artista, esse sono in grado di creare, a loro volta, nuove immagini e visioni su questi «primi trent’anni» di Marzia Migliora.”

L’appuntamento al Museo del Novecento di Milano rappresenta un’ulteriore preziosa occasione per approfondire la ricerca artistica di Marzia Migliora attraverso le pagine di questa inedita monografia.