VARESE, 9 giugno 2020-“Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?”: “Fino a quando, Catilina, abuserai della nostra pazienza?”. Questa frase, pronunciata da Cicerone due millenni fa nella sua celebre orazione contro Catilina, ci è tornata alla mente molto attuale in questa situazione.
La lista Orrigoni, insieme a tutte le forze politiche di centrodestra che si trovano a Palazzo Estense (Lega, Forza Italia e Varese Ideale), in questi tre mesi dall’inizio della pandemia si è dimostrata molto paziente e rispettosa nei confronti del Sindaco e della Giunta. Abbiamo lasciato lavorare l’Amministrazione “senza disturbo” durante la fase di maggiore emergenza sanitaria e quando era necessario prendere provvedimenti urgenti a sostegno delle attività economiche, come il rinvio delle scadenze tributarie. Abbiamo suggerito proposte di buon senso, senza alzare i toni quando sono state respinte e senza fare mai polemica.
Era giusto così, l’improvvisa crisi richiedeva azioni mirate che il Sindaco doveva prendere in fretta, e mi pare che tutti i consiglieri di minoranza abbiano compreso la situazione e abbiano avuto un grande senso istituzionale, forse superiore a quello dimostrato dalle opposizioni in Regione Lombardia ed in Parlamento. Ma, ora che l’emergenza sanitaria si sta affievolendo e la vita dei cittadini sta riprendendo il suo ritmo, è giusto che i provvedimenti a sostegno delle imprese, delle famiglie, del commercio e dei lavoratori vengano presi collegialmente, in un contesto unitario che abbia una visione complessiva delle iniziative da intraprendere e degli obiettivi da raggiungere oltre il breve periodo.
Ci saremmo aspettati, da parte della Giunta, un coinvolgimento del Consiglio comunale già a partire dal mese di maggio, per discutere della situazione in città e decidere insieme le iniziative da attuare per affrontare la crisi economica e sociale in atto. Invece, solo silenzio. Un silenzio che preoccupa per primi i cittadini, disorientati nel leggere sui giornali le tante iniziative introdotte dagli altri Comuni della Provincia (Busto, Gallarate, ma anche realtà più piccole come Somma Lombardo), mentre nel capoluogo tutto ancora tace, e le scadenze per il pagamento delle tasse si avvicinano. Basti pensare che un piccolo Comune come Malnate, nel 2020, ha già fatto tre sedute di Consiglio comunale contro le due di Varese. Per non parlare di Gallarate, che ha già ripreso le sedute di Consiglio in presenza abbandonando le fastidiose videoconferenze, nel pieno rispetto delle norme sul distanziamento sociale.
La grande pazienza della lista Orrigoni, come dicevamo all’inizio citando Cicerone, così come la pazienza di tutti i cittadini, sta per essere prosciugata. Il confronto, la discussione, la condivisione di problemi e la ricerca comune di soluzioni sono il sale della democrazia. Sindaco Galimberti, proprio Lei che si ritiene un grande cuoco della democrazia, non la lasci insipida: ci lasci aggiungere un po’ di sale!