”Liberi di scegliere”: al via in Lombardia progetto per dare un’alternativa ai minori di famiglie mafiose.

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Monica Forte (M5S) della Commissione Antimafia Regione Lombardia

MILANO, 16 giugno 2020-Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità la risoluzione della Commissione regionale Antimafia, sollecitata dal  Coordinamento nazionale delle Commissioni e degli osservatori sul contrasto della criminalità organizzata e la promozione della legalità , “Liberi di scegliere” con l’obiettivo di assicurare una concreta alternativa di vita ai soggetti minorenni provenienti da famiglie inserite in contesti di criminalità organizzata o che siano vittime della violenza mafiosa ed ai familiari che si dissociano dalle logiche criminali.

Monica Forte (M5S Lombardia), Presidente della Commissione regionale Antimafia, dichiara: “Il progetto ‘Liberi di scegliere’ rappresenta la possibilità di scegliere un futuro di libertà dall’illegalità.
Il destino dei figli delle famiglie mafiose è spesso segnato: per i maschi  l’educazione mafiosa inizia già a dodici-quindici anni con l’uso di coltelli per poi progredire con le armi fino al primo omicidio che consente di avanzare nella scala gerarchica. Per le donne il destino è solitamente di sposare il figlio di un’altra cosca per creare una alleanza. Questi bambini devono avere la libertà di scegliere la legalità. Grazie alla risoluzione approvata, Regione Lombardia è la prima tra le regioni del nord, dopo l’esperienza della Calabria, a farsi promotrice di un Progetto straordinario che potrà crescere tante giovani donne e giovani uomini riconoscenti verso le Istituzioni che facendo rete con la società civile costruiscono un mondo migliore.
Ringrazio sentitamente tutte le forze politiche per la grande sensibilità attestata che ha portato all’approvazione di una risoluzione collegiale di grande valore politico e sociale”.

Il Progetto “Liberi di scegliere”

Dal 2012, su iniziativa del Tribunale per i minori di Reggio Calabria, la regione Calabria ha avviato il Progetto sperimentale “Liberi di scegliere”, finalizzato alla rieducazione ed al reinserimento di minori e giovani provenienti da contesti di criminalità organizzata attraverso la realizzazione di percorsi personalizzati di sostegno ed inclusione sociale.
Il progetto nel corso degli anni è proseguito grazie ad accordi istituzionali tra l’ente regionale, il Tribunale per i minorenni, il Ministero della giustizia e dell’Interno e ha trovato il sostegno, tra l’altro del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) e dell’Associazione Libera.
Nel 2019 il Coordinamento nazionale delle Commissioni e degli osservatori sul contrasto della criminalità organizzata e la promozione della legalità istituito nel 2018 presso la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative, di cui fa parte anche la Commissione antimafia di Regione Lombardia, ha iniziato a lavorare ad alcuni progetti per uniformare e armonizzare il più possibile la normativa e le iniziative per il contrasto alle mafie e la diffusione della legalità su tutto il territorio nazionale. “Liberi di scegliere” è tra i progetti che hanno trovato una realizzazione in atti di indirizzo ai Consigli regionali di tutta Italia. In Lombardia prende il via proprio da un Ordine del giorno inviato a tutti i Consigli regionali d’Italia, che proponeva di avviare le procedure necessarie per la sottoscrizione di un Protocollo di intesa con vari soggetti, tra i quali le Direzioni distrettuali antimafia, i Tribunali per i minorenni presenti sul territorio regionale, le Direzioni regionali dei Ministeri coinvolti, la Conferenza Episcopale regionale e Libera.

La risoluzione in pillole

La risoluzione impegna la Giunta regionale della Lombardia a:

  • attuare il progetto “Liberi di scegliere” in Regione Lombardia, anche operando interventi sulla propria legislazione volti a consentire la realizzazione di progetti appropriati di accoglienza, cura e protezione per i minori coinvolti nelle situazioni citate in premessa;
  • avviare le procedure necessarie per la sottoscrizione di un Protocollo d’intesa, che possa coinvolgere per l’attuazione enti, associazioni o società, prendendo i contatti con la Direzione Distrettuale Antimafia, i competenti Tribunali per i minorenni, la Procura della Repubblica presso i competenti Tribunali per i minorenni, nonché con le Direzioni regionali dei Ministeri coinvolti e le Conferenze Episcopali regionali;
  • favorire la più ampia diffusione e conoscenza del progetto attraverso efficaci canali di comunicazione.

L’atto è stato redatto dal  Coordinamento nazionale delle Commissioni e degli osservatori sul contrasto della criminalità organizzata e la promozione della legalità con la collaborazione del Presidente del Tribunale dei minorenni di Reggio Calabria, il dott. Roberto Di Bella, e della Direzione Nazionale Antimafia nella persona del procuratore nazionale aggiunto dott. Giovanni Russo. La Commissione antimafia di Regione Lombardia ha potuto avere in audizione la dott.ssa Alessandra Cerreti della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano  approvata dal Consiglio regionale.