BUSTO ARSIZIO, 6 luglio 2020-Si conferma ancora una volta la vocazione culturale della città: oltre alle eccellenze riconosciute nei campi del cinema, della musica, del teatro, dell’arte, in particolare quella tessile, che da tempo la contraddistinguono, Busto è anche una ‘Città che legge’: l’importante riconoscimento arriva dal Centro per il libro e la lettura, istituto autonomo del Ministero per i beni e le attività culturali.
Il titolo premia le Amministrazioni che svolgono con continuità politiche pubbliche di promozione della lettura sul proprio territorio e che hanno determinati requisiti come la presenza di una o più biblioteche di pubblica lettura, la presenza di una o più librerie sul territorio; l’esistenza di un festival, una rassegna o una fiera attinenti al libro, alla lettura, nonché l’esistenza di iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteche, scuole, librerie, associazioni.
Busto ha dimostrato di avere tutti i requisiti necessari per ottenere il riconoscimento, che ha valore biennale: in città ci sono infatti tre biblioteche di pubblica lettura (la Biblioteca comunale Roggia, la Biblioteca d’Arte di Palazzo Marliani Cicogna, la Capitolare) che collaborano anche con le biblioteche scolastiche, ci sono ben sette librerie che, tra l’altro, operano in sinergia con l’Amministrazione attraverso il ‘Tavolo Letteratura’ coordinato dall’Assessorato alla Cultura e si organizzano con continuità attività di promozione della lettura e festival anche in rete con le biblioteche del sistema bibliotecario Busto Arsizio -Valle Olona. Da sottolineare che in passato, Busto ha organizzato un festival del libro molto seguito, BA Book, che quest’anno, dopo alcuni anni di interruzione, sarebbe ritornato con autori di primissimo piano se non ci fosse stata la pandemia.
“Questo riconoscimento nazionale per la nostra città premia i grandi sforzi messi in atto dall’Amministrazione sul fronte culturale, con investimenti e una visione anche organizzativa che ha messo in rete, attraverso i Tavoli, le tante realtà cittadine, dando vita a un vero e proprio ‘Sistema culturale’ – commenta la vicesindaco e assessore alla Cultura Manuela Maffioli -. Un contesto nel quale il libro è grande protagonista, sia grazie alla nostra Biblioteca, spazio baricentrico, innovativo e propulsivo, che può contare su spiccate professionalità, competenze e passione, sia grazie alle sette librerie della città, tra i nostri vanti, che, sotto la regia e lo stimolo dell’Assessorato, hanno trovato nel ‘Tavolo Letteratura’ uno spazio congeniale per esprimere al meglio le loro capacità e la loro bravura nel collaborare a vantaggio comune. Che è poi vantaggio per tutta la nostra comunità e per quella culturale in particolare”.
E’ la prima volta che la Città partecipa all’iniziativa nazionale: “il riconoscimento – spiega la direttrice della Biblioteca comunale Claudia Giussani – permetterà all’Amministrazione di accedere a bandi riservati esclusivamente alle ‘Città che leggono’ per ottenere finanziamenti con cui sostenere ulteriori attività di promozione della lettura”.