Commercianti varesini sul piede di guerra: ” Signor sindaco che fine hanno fatto tutte le promesse?”

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Una delle molte riunioni in Comune

VARESE, 27 luglio 2020-Leggo con molta attenzione le dichiarazioni del 22 luglio scorso nelle quali l’opposizione sta chiedendo a questa amministrazione sostegni per i commercianti e leggo altresì con molto stupore le dichiarazioni del Sindaco Galimberti il quale afferma che “L’amministrazione ha già fatto tanto per venire incontro ai commercianti nell’epoca Covid-19”.

Vorrei ricordare al Sindaco ed ai suoi consiglieri che siamo ancora in quell’epoca e che interventi concreti ed immediati sono ciò che da tempo chiedono i commercianti.
Se aver esentato il pagamento COSAP a far data dall’11 marzo al 30 aprile 2020 significa aver fatto tanto per i commercianti allora non basta.
É noto che l’Art. 181 comma 1 dalla Gazzetta Ufficiale del 19 maggio 2020 esonera dal 1° maggio al 31 ottobre 2020 dal pagamento della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche le imprese di pubblico esercizio, in quanto è stato istituito un fondo di dotazione dello Stato per il ristoro ai comuni delle minori entrate derivanti dal mancato versamento della tassa occupazione suolo pubblico.
Tra l’altro ricordo che la Regione Lombardia attraverso l’imminente Bando “DUC, distretti urbani del commercio” permette tra gli interventi l’azzeramento o riduzione di imposte locali, il sostegno ai canoni locativi o altri incentivi per le imprese. Vogliate tenerne conto!
Allora Sig. Sindaco le chiedo: quali sono le priorità di questa amministrazione verso il commercio e l’economia di questo Comune? C’è da parte vostra la volontà di dare segnali concreti a sostegno dei commercianti?
Se aver ampliato il suolo pubblico con le autorizzazioni a spazi aggiuntivi a costo zero, se aver annullato la tassa occupazione suolo pubblico per due mesi per i pubblici esercizi e per gli ambulanti del mercato di Varese in tempo lockdown significa aver fatto tanto allora invito il Sindaco a fare un giro con me in tutte le attività commerciali di questo Comune e al mercato di Varese e toccare con mano le difficoltà degli imprenditori ed a conoscere il parere su ciò che i commercianti si aspettavano da questa amministrazione e dal Governo.
In epoca lockdown sono stati creati diversi tavoli gestiti in videoconferenza dall’amministrazione. Ai tavoli hanno partecipato le associazioni di categoria presentando due documenti per la ripresa del commercio e ristorazione a Varese. In questo documento sono indicate precise e non trascendentali richieste, a nostro parere, fattibili da attuare.
Confesercenti Regionale Lombardia Sede territoriale di Varese – Viale Milano, 16 – 21100 Varese

Uno dei tanti avvisi di chiusura esposti da negozi varesini durante il lockdown

I punti principali del tavolo di lavoro inseriti nei documenti e che prevedevano una richiesta ferma e condivisa da parte delle associazioni sono: lo sgravio totale dei contributi locali fino al 31 dicembre 2020 per dare una boccata di ossigeno ai commercianti; l’individuazione da parte dell’amministrazione di modalità di supporto economico/finanziario per alleviare il peso dei canoni di locazione ai conduttori; la promozione; l’accessibilità e la sosta; il decoro urbano; la rigenerazione urbana;
osservatori della città sull’andamento delle aperture e chiusure delle attività commerciali; aumento dei posteggi a strisce bianche a parcheggio disco orario al fine di facilitare gli acquisti veloci da svolgersi in 30 minuti così da facilitare la vendita d’asporto; prevedere LE FREE ZONE: piazzale Kennedy, Piazza Repubblica zona TEATRO, Viale Europa, zona XXV aprile; Il pagamento della sosta in città fino alle 19:00 invece che alle 20:00 (per quest’ultimo punto diamo atto che è stato
fatto) e altri punti inseriti nel documento. Ci vuole un mix di provvedimenti per sostenere la ripresa!
Ora Sig. Sindaco comprendiamo tutte le grandi difficoltà che ha affrontato, sta affrontando e dovrà affrontare nei prossimi mesi questa amministrazione ma vogliate dare uno sguardo anche ai commercianti e non solo ai cittadini.
Le chiediamo di riprendere in mano i due documenti presentanti dalle Associazioni di Categoria (in tempo lockdown) e di poter valutare la possibilità di adottare altri provvedimenti a sostegno della ripresa immediata del commercio e del Turismo.
E per turismo non intendiamo la manifestazione NATURE URBANE per la quale sono sempre stati stanziati ingenti somme con ritorni pari a zero e lo confermano i dati di Federalberghi e B&B.

Quello che vogliamo è turismo vero, quello che viene da fuori provincia e crea indotto positivo per il attività
commerciali!
Settembre si avvicina e i commercianti stanno vivendo una momento molto difficile, molti non reggeranno e oggi c’è poco da inventarsi! Bisogna accelerare i fattori di rilancio.
Intervenga subito sig. Sindaco o ci ritroveremo molto presto a dover fare i conti con serrande abbassate, degrado e spopolamento.
Rosita De Fino
Direttore Confesercenti