VARESE, 19 settembre 2020-di GIANNI BERALDO-
Domenica e lunedì (fino alle 15) si vota in tutto il Paese per il referendum costituzionale, indetto per approvare o respingere la legge di revisione costituzionale dal titolo “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”.
Nelle stesse giornate in molte regioni si vota anche per le elezioni regionali e comunali.
Amministrative che vede protagonisti pure diversi Comuni della provincia di Varese.
Una campagna elettorale che in realtà non è mai decollata, considerato il poco tempo a disposizione e l’impossibilità di organizzare eventi al chiuso e comunque con numero ristretto di persone causa Covid.
Comunque sia sono elezioni e referendum molto importanti dove nessun partito o movimento vuole rischiare di perdere consenso.
A poche ore dall’apertura dei seggi abbiamo raccolto pareri e impressioni da parte di alcuni protagonisti della politica nazionale espressione del nostro territorio, come la parlamentare di Italia Viva (ex Pd) Maria Chiara Gadda , il parlamentare della Lega Leonardo Tarantino, il senatore varesino Alessandro Alfieri (Pd) e il capogruppo M5S in Regione Marco Fumagalli.
MARIA CHIARA GADDA (parlamentare di Italia Viva). Sulle Regionali «Si giocano delle partite importanti dove Italia viva potrà fare l’ago della bilancia. In alcune regioni ad esempio credo si possa ottenere un ottimo risultato, come in Campania e Toscana dove il nostro contributo è stato importante in questa campagna elettorale a sostegno dei candidati alla Regione, poi ogni realtà è molto diversa l’una dall’altra. Credo non sia giusto nazionalizzare un voto che nelle diverse regioni ha ricadute e motivazioni molto diverse. Girando ho incontro molti validi candidati del nostro partito, penso quello sia il futuro di Italia Viva con persone che si sono messe in gioco con le loro competenze per il loro territorio molte delle quali per la prima volta. Insomma per IV penso che questa campagna elettorale serve per il futuro e quello che si vuole costruire»
Su Referendum: «All’ultimo voto in Parlamento ho votato SI’ ma perché eravamo in un momento difficile per il Paese quando stava nascendo il governo GialloRosso. Ora voterò NO, perché questa riforma é semplicemente un taglio lineare. Si tratta di una riforma piú inutile che dannosa: ridurre i parlamentari si puó ma in questo modo si riduce solo il numero dei rappresentanti dei cittadini, senza modificare nulla dei nodi che appesantiscono le nostre istituzioni. Si punta a una riduzione dei parlamentari quindi dei costi: ma non è detto che questo poi a una efficacia del sistema. Se vincerá il SI’ avremo non un Parlamento piú efficente, ma meno rappresentativo. A questo punto bisognerebbe intervenire anche sul bicameralismo paritario e sul funzionamento delle istituzioni: quello è il costo vero»
ALESSANDRO ALFIERI (senatore del Partito Democratico) sulle Regionali «Girando in campagna elettorale ho capito che laddove vi sono presidenti uscenti gli stessi o vinco bene o se la giocano come ad esempio Zaia in Veneto, Toti in Liguria o De Luca in Campania perché hanno gestito in modo particolare l’emergenza Covid. Emiliano (Puglia) forse rischia di più seppur presidente uscente per il problema delle trivelle e altri temi delicati. Quando invece cambiano inevitabilmente si rischia. Come in Toscana dove se la giocheranno fino all’ultimo voto, sperando che il buon governo in Toscana prevalga. Evidente che in una fase difficile come questa dove la pandemia ha colpito duro, normale vi sia malcontento, ansie e preoccupazione con l’opposizione che ha gioco facile nel denunciare tutto questo e dove potrebbe ottenere anche un buon risultato elettorale. Diverse sono le amministrative dove prevale un ragionamento sui candidati. Il vento ora soffia a favore del centrodestra mentre noi abbiamo dovuto assumere decisioni importanti per il lockdown».
Su Referendum «Voterò SI’ perché abituato a rispettare i patti. Noi abbiamo fatto un accordo con M5S contro Salvini. 5 Stelle che in questo accordo di governo come primo punto ci aveva chiesto di votare a favore del taglio dei parlamentari mentre noi abbiamo chiesto di piantarla di blaterare contro l’Europa. Cosa che è stata utile perché almeno il Pd ha potuto impostare la sua linea a livello europeo portando a casa 209 miliardi. Certo questo taglio dei parlamentari si poteva farlo meglio ma d’altronde sono anche trent’anni che la questione viene posta. Poi consideriamo che vi sono altre riforme già in fase avanzata collegate a questo taglio grazie alle quali si vedranno gli esiti positivo della riduzione parlamentari».
Ad Alfieri, esperto di affari internazionali, chiediamo il motivo per il quale questo governo non abbia ancora accettato il Mes «Perché questo non è più il Mes, questa è la linea pandemica che è un’altra cosa. é senza condizionalitá e ti permette di prendere fino a 37 miliardi di euro a tassi ridicoli e in tempi rapidi. Rispetto al Recovery Fund è che questi arrivano subito, in circa 60 giorni».
Sì ma quali saranno i progetti su cui investire questo capitale? Gli chiediamo «Sugli ospedali certamente ma soprattutto sulla rete territoriale utile a fare prevenzione, il sistema delle cure intermedie tra il medico di medicina generale e ospedale. Insomma i progetti ci sono e sono concreti ma per ora non vi sono soldi per realizzarli» Sulla tenuta del Governo in base al risultato elettorale «Penso che alla fine non vi siano grandi scossoni anche se dovesse vincere il centrodestra, magari qualche assestamento che servirebbe in ogni caso utile a creare la miglior squadra possibile per attuare il Recovery Fund, grande occasione non solo per risollevare il Paese in ginocchio dalla pandemia, ma pure per risolvere alcuni nodi strutturali della nostra società, occasione per ripensare un nostro modello di sviluppo».
LEONARDO TARANTINO (parlamentare Lega per Salvini). Sulle Regionali «L’aria che si respira è un crescendo della Lega e di tutto il centrodestra. La Lega in particolare potrebbe avvicinarsi a risultati importanti poco distanti da quelli delle ultime elezioni europee. Salvini sta facendo dei bagni di folla incredibili in ogni parte del Paese, a volte anche inaspettati. Se questo vale qualcosa allora confidiamo in un buon risultato» In caso di vittoria del centrodestra nelle cosiddette ”regioni rosse” (Toscana su tutte) come vi comporterete a livello politico nazionale? «Dipende molto dal risultato: se sarà netto credo che qualche scossone ci sarà».
Su Referendum «In parlamento la Lega aveva votato SI’ per un accordo di governo con M5S, venendo meno questo accordo visto che l’alleanza di governo è cambiata, potremmo anche sfilarci da questo impegno. Infatti abbiamo libera scelta. Personalmente sarò coerente con la prima decisione presa in parlamento quindi voterò SI”. A dire la verità moltissime persone che incontro anche della Lega dicono di volersi esprimere a favore del NO, la cosa un pó mi sorprende per questo sono curioso di vedere il risultato. Insomma la percezione è che vina il NO» Sulle elezioni amministrative in provincia di Varese «Penso che la Lega presenti sempre delle buone candidature, anche se il centrodestra in molti comuni non si presenta compatto come ad esempio a Saronno o Luino. Anche in questo caso sono molto fiducioso»
MARCO FUMAGALLI (Capogruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale- Lombardia). Sulle Regionali «Non essendo direttamente interessata la Lombardia, ovviamente non sono particolarmente informato, posso però dire con certezza che qualsiasi sia l’esito sia delle regionali che Referendum, nulla andrà a intaccare quelli che sono i rapporto di governo tra M5S e Pd se non quello che potrebbe essere eventualmente un piccolo rimpasto in caso di esito negativo».
Su Referendum «Punto molto sul referendum a tal proposito ringrazio i 71 senatori che hanno voluto questo referendum perché da modo di esprimersi su quello che è la nostra Costituzione. Credo che il giorno dopo la vittoria del SI” si aprirà una grande stagione di riforme costituzionali, a partire dalla legge elettorale. Credo che su questo M5S e Pd avranno la possibilità di cimentarsi, quindi vedo che la vittoria del referendum sia il primo mattoncino non solo per ulteriori riforme ma anche per ulteriore collaborazione tra queste due forze politiche utile a migliorare questo Paese. Certo mi stupisco del fatto che alcuni parlamentari abbiano votato SI’ in parlamento per poi votare No singolarmente: allora sono cattivo, questa decisione servirebbe solo per mantenere la poltrona. Non c”è una ragione politica che tenga la cospetto della Costituzione. Non entro nel meccanismo di quello che sono le idee dei singoli parlamentari, dico solo che così facendo la casta vuole mantenere la sua poltrona. Non voglio nemmeno immaginare che possa vincere il NO dopo che il 98% del parlamento ha votato a favore della riduzione del numero dei parlamentari».
Lunedì prossimo in regione verrà nominato il presidente Commissione d’inchiesta su gestione emergenza Covid in Lombardia: cosa potrebbe accadere successivamente? «Credo che ormai quella che poteva essere una Commissione che agisse a livello strumentale e con altre finalità, con le paure che poteva avere la Lega che pensava a chissà quali strumentalizzazioni che Pd e M5S avessero messo in campo, ecco diciamo che tutto questo clima si è un pó stemperato. Fortunatamente ora la situazione è migliorata, pochi i morti e ricoveri contenuti. Sale il numero dei contagi ma tutto il Paese ora sta reagendo in modo dignitoso monitorando bene la situazione. Insomma la tensione rimane alta ma le polemiche si stanno stemperando, credo quindi sia venuto il momento di far partire questa Commissione che non voleva comunque essere una sorta di Santa Inquisizione o tribunale del popolo, ma utile a raccogliere informazione per meglio capire cercando di correggere quegli errori che inevitabilmente vi sono stati, soprattutto legati a una Legge regionale che non ha funzionato. Penso che alla fine di questa Commissione di inchiesta, potremmo avere un risultato che soddisfi sia la maggioranza che l’opposizione«.