MONZA, 25 settembre 2020- Una via per Luigi Kullmann, campione di hockey su pista tra la fine degli anni Trenta e la metà degli anni Cinquanta e grande dirigente sportivo. La strada, nel quartiere Cantalupo (una traversa di via Nievo), è stata inaugurata oggi – venerdì 25 settembre – nel giorno dell’anniversario della sua scomparsa avvenuta diciotto anni fa. La targa è stata scoperta dal Sindaco Dario Allevi e da Marika Kullmann, figlia di Luigi e consigliere della Federazione Italiana Sport Rotellistici.
Scelta naturale. «L’hockey a Monza ha una grande storia e Luigi Kullmann ha portato la nostra città ai vertici nazionali e internazionali di questa disciplina, ha dichiarato il Sindaco Dario Allevi. È stato un grande uomo di sport, sia come atleta che come dirigente sportivo. Sul parquet ha dimostrato il suo talento diventando uno dei migliori giocatori italiani di hockey di tutti i tempi, mentre dietro la scrivania ha capito che non potevano più bastare la competenza sportiva e la passione per gestire e far crescere il mondo della rotellistica. In anticipo sui tempi, con lungimiranza, da dirigente ha adottato metodi e strumenti “manageriali”, creando le basi per un progetto solido che a distanza di molti anni vive ancora nella nostra città. Dedicare a lui una via, la prima in Italia intitolata a un giocatore di hockey, è stata una scelta naturale».
Un esempio di vita e di sport. «Nello sport come nella vita Luigi Kullmann è stato un esempio, ricorda l’Assessore allo Sport Andrea Arbizzoni. Ha sempre giocato secondo le regole dell’autentico fair-play e lo stesso ha fatto come dirigente. E ha seminato bene. Essere i migliori in uno sport crea attorno a sé un movimento di interesse. Tutto ciò contribuisce ad avvicinare nuovi appassionati e nuovi atleti, come dimostra ancora oggi l’Hockey Monza, e rappresenta uno stimolo per tutte le altre attività sportive della nostra città».
Una vita sulle rotelle. Luigi Kullmann, nato il 14 agosto 1916 a Viganello, in Svizzera, inizia a praticare l’attività di pattinaggio a rotelle, sostenuto dalla madre Margherita Buhmann, pattinatrice tedesca. Il 17 febbraio 1933 fonda l’Hockey Club Monza dove militerà per quasi tutta la carriera agonistica e con cui vincerà una Coppa delle Nazioni nel 1946 e, da allenatore, uno scudetto nel 1961. Con la nazionale italiana esordisce ai mondiali di Stoccarda del 1936 dove, a vent’anni, si laurea vice campione del mondo. È protagonista in altri tre Mondiali: è ancora secondo a Montreaux nel 1939, mentre nel 1948 sempre a Montreaux e nel 1949 a Lisbona conquista il bronzo. Nel suo palmarés in azzurro anche un argento europeo nel 1938 ad Anversa. Con la maglia della Nazionale disputerà 70 incontri segnando 77 reti.
Nel 1947 fonda la società di pattinaggio artistico a rotelle Skating Club Monza di cui fu presidente dal 1967 fino alla morte nel 2002. Chiude la sua carriera da giocatore, interrotta dalla seconda Guerra Mondiale, nel 1955 disputando la sua ultima partita con i colori del Novate il 6 maggio 1955 a Savona a 39 anni. In un periodo difficile come quello della guerra riuscì anche a laurearsi in Giurisprudenza all’Università Statale. Nel 1987 la città di Monza lo ha insignito del Giovannino d’Oro, mentre il Coni gli ha assegnato la Stella d’Oro al Merito Sportivo. Il 2 giugno 1991 è stato nominato Ufficiale dell’ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Una famiglia per Monza. La famiglia Kullmann, di origine svizzera, ha avuto un ruolo importante nella storia di Monza, non solo nello sport. Il padre di Luigi, Franz, aveva un «baraccone» itinerante nel Nord Italia in cui proiettava pellicole in bianco e nero. Arrivato a Monza all’inizio degli anni Venti in piazza San Paolo di fronte all’ex Distretto Militare costruì il «Centrale», il primo cinema stabile edificato in città.
Le presenze. Presenti alla cerimonia il Presidente regionale Federazione Italiana Sport Rotellistici Guido De Vito, il delegato CONI MB Enrico Radaelli, autorità civili e militari, dirigenti e atleti dello Skating Club Monza e dell’Hockey Club Monza.