Recensioni libri: ”Il dannato caso del signor Emme” di Massimo Roscia (Exorma edizioni)

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VARESE, 28 settembre 2020-Sará in libreria a partire dal 15 ottobre per Exorma editori il nuovo romanzo dello scrittore romano Massimo Roscia intitolato ”Il dannato caso del signor Emme”  (Pagine 324, euro16,50), con anteprima sabato 3 ottobre allo spazio Giardini (stand Exorma) per il Festival Insieme all’Auditorium di Roma

Trama-In un tempo indefinito in cui riferimenti del passato, del presente e del futuro sono deliberatamente mescolati, uno sgangherato nucleo familiare decide di compiere un viaggio a bordo di uno scuolabus targato Zagabria sulle strade di un’Europa totalmente lacerata, mosaicizzata in una miriade di stati e staterelli separati da dogane, muri, filo spinato (il Protettorato cinese della Longobardia, Il Regno delle Tre Sicilie, la Grande Lusitania…); una sorta di caccia al tesoro per ricomporre dal nulla l’intera esistenza di un personaggio, il Signor Emme, destinato all’oblio come tante altre vittime della Damnatio memoriae.
Carla, la madre giornalista, specializzata in topografia della miseria e della disperazione e perennemente votata al prossimo, ha un chiodo fisso: restituire dignità,

Massimo Roscia (Foto by Andrea Oldani)

onorabilità, reputazione e gloria a coloro che sono stati messi all’indice o condannati all’eterno oblio.
In questo viaggio divertente e sconclusionato è accompagnata dai due figli gemelli: uno, “in grado di risolvere equazioni differenziali lineari omogenee del secondo ordine a coefficienti costanti o confutare il teorema di Fermat”, è un bambino P (Prodigio)il secondo, nonostante lo stesso patrimonio genetico, è completamente differente: ipersensibile, simpaticissimo, con un modo tutto suo di percepire il mondo, molto infantile ma a suo modo geniale. Insieme a loro, lo zio Giordano, autore di un trattato filosofico intitolato De gli eroici furori, bruciato vivo a Campo de’ Fiori.
E poi c’è BUF, l’acronimo di Betaidrossibetametilbutirrato Uretanopolibenzenecloroamminometacrilato Formaldeidetetrametilamidofluorimum. Buf non è un chi ma un cosa, è un’entità benevola, è la scatola nera che registra e cataloga tutti i reperti trovati dalla compagnia in questo errare vagabondo.
Grazie al suo prezioso aiuto sarà possibile ricostruire da zero un’esistenza e mettere insieme il fascicolo da consegnare alla “Congregazione dell’Indice delle vite cancellate e delle opere proibite” per recuperare alla memoria il fantomatico Signor Emme.