Lettera al sindaco Galimberti: ”La presenza di poche persone per omaggiare i partigiani caduti non mina la salute pubblica”

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Un momento della cerimonia in Largo Resistenza (foto FB Terziroli)

VARESE, 18 ottobre 2020-Caro Sig. Sindaco,
sono davvero dispiaciuto, come forse lo sono i miei “compagni di infrazione” ai Suoi voleri (e non certo alle misure vigenti), per averLa fatta inquietare e mi auguro di non aver arrecato danni al Suo stato di salute.
Mi pento e mi dolgo con tutto il cuore per aver acceso la Sua indignazione davidiana nei confronti del malvagio Golia spargitore di virus, rappresentato da una decina di cittadini mascherinati e ben distanziati tra loro, che hanno avuto l’ardire di presentarsi alle 11 di oggi in Largo Resistenza per rendere omaggio e un doveroso ricordo ai Partigiani caduti nell’Ottobre di Sangue Varesino.

In compenso era superiore il numero di rappresentanti, certo sempre benvenuti, delle Forze dell’Ordine, tra Polizia Locale, Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza, il tutto a fronte di un imminente e grave pericolo per la salute della collettività, rappresentato comunque dalle singole persone, indipendentemente dal loro ruolo.
Non pare azzardato evidenziare che analogo pericolo non sussista, a giudizio comunale, per bancarelle in centro città e non vi sia stato per la partecipata manifestazione di ieri in piazza Monte Grappa, cui ha presenziato anche qualche possibile “untore” che siede in Consiglio Comunale.
Tirando le somme del Suo evidente e veemente malumore odierno, caro Sig. Sindaco, credo che il Suo atteggiamento non sia stato ben accolto dai presenti, che si sono sentiti trattati come “pezze da piedi”, “in modo indegno”, da “stupidi incoscienti”; il tutto con riferimento a un Suo fantomatico diktat sul limite massimo e decisamente restrittivo di persone ammissibile in un ampio spazio pubblico, peraltro, per quanto ne so, non supportato da alcun provvedimento formale in merito.
In ogni caso, la maggioranza dei pochissimi presenti è intervenuta a titolo personale, spontaneamente e in nome di un sentimento di antifascismo e di doveroso omaggio nei confronti di chi ha lottato e perso la vita per la nostra libertà.
Forse, la Sua, una caduta di stile, che ritengo inopportuna e offensiva, particolarmente poco felice, a mio modesto avviso, in questo periodo.
Spero che la collera Le sia sbollita, ai cittadini probabilmente no.
Le mie considerazioni sono appieno condivise dalla Dott.ssa Stella Bolaffi, presente stamane in Largo Resistenza.
Con la massima deferenza
Amerigo Cavalli

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