VARESE, 20 ottobre 2020- Dopo i recenti provvedimenti governativi per contrastare la diffusione del contagio, i gestori di palestre, piscine e scuole di danza (direttamente coinvolti avendo l’obbligo di sospendere ogni tipo di attività), non ci stanno.
Per questo hanno creato il Movimento Salva Palestre attivando pure una petizione online sulla piattaforma Change.org ( https://www.change.org/p/giuseppe-conte-diciamo-no-alla-chiusura-delle-palestre-delle-piscine-e-delle-scuole-di-danza-93587c22-12c0-427c-8eb5-ee7483cc91bd/psf/promote_or_share)
<<Non sono le palestre, le piscine e le scuole di danza i luoghi in cui si rischia il contagio del covid-19. I protocolli imposti con il DPCM del 17 maggio 2020 garantiscono i requisiti di prevenzione e tutela.
Noi ci rifiutiamo di serrare ancora una volta le saracinesche delle nostre strutture poiché considerate luoghi a rischio! C’è il lavoro di milioni di persone dietro quelle saracinesche! Non si tocca!
Abbiamo già subìto un danno notevole e, nonostante i bonus ai collaboratori ed il sostegno alle palestre, con la riapertura le difficoltà a portare il pane sulla tavola per i nostri figli sono tante, enormi, troppe. Chiudere ancora una volta sarebbe un terremoto devastatore dal quale solo pochi riusciranno a sopravvivere.
L’attività motoria di base è salute, è prevenzione, è vita. Piuttosto che chiudere le palestre, lo Stato italiano cominci a promuovere lo sport già dalla tenera età. Sport come educazione, come salute, sport come prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari, metaboliche, respiratorie croniche; sport come “farmaco naturale” che rafforza il sistema immunitario, che costituisce la panacea nelle patologie croniche. Investire sulla prevenzione vuol dire ridurre enormemente i costi che lo Stato sostiene per la cura e la riabilitazione; significa notevole sgravio sulle casse statali; significa avere una popolazione più efficiente nel mondo del lavoro>>, dicono i promotori dell’iniziativa.