VARESE, 27 dicembre 2020-“Politicamente siamo su due fronti opposti, ci confrontiamo e continueremo a confrontarci anche duramente in Parlamento sui temi di politica nazionale, ma questo non ci impedisce di collaborare per il futuro del nostro territorio – dichiarano in una nota congiunta i parlamentari varesini, Alessandro Alfieri (PD) e Matteo Bianchi (Lega) – Siamo di fronte ad una crisi senza precedenti e chi ha un ruolo nelle istituzioni è chiamato a costruire le soluzioni per poter sostenere e rilanciare concretamente la nostra economia. Questa settimana abbiamo avuto un primo scambio di idee e sulla provincia di Varese abbiamo individuato due aree di possibile collaborazione: al nord l’economia dei comuni di frontiera e al sud l’aeroporto di Malpensa. Per quanto riguarda la fascia di confine – continuano Alfieri e Bianchi – i primi passi da fare sono quelli di ottenere tre obiettivi nel nuovo accordo fiscale con la Confederazione elvetica: non un euro di tasse in più per gli attuali frontalieri, non un euro in meno di risorse ai Comuni e per i futuri frontalieri migliori condizioni rispetto a quelle negoziate nel pre accordo del 2015.
Per quanto riguarda invece Malpensa abbiamo deciso di muoverci in due direzioni. Proprio in questi giorni stiamo lavorando per ottenere un fondo di sostegno per ristorare le perdite dei principali aeroporti lombardi, a partire da Malpensa, che sarà inserito in uno dei prossimi provvedimenti resi possibile dallo scostamento di bilancio approvato ieri all’unanimità dal parlamento. E abbiamo nel contempo avviato le interlocuzioni per chiudere, in questa fase così delicata, il traffico aereo di Linate e concentrarlo su Malpensa. Un’infrastruttura strategica che deve essere messa sullo stesso piano di Fiumicino anche sul versante delle sperimentazioni propedeutiche a risollevare il traffico aereo internazionale. Pensiamo sia possibile – concludono i due parlamentari varesini – costruire su questi obiettivi un fronte comune per il nostro territorio, pur partendo da posizioni politiche distanti”.