VARESE, 23 febbraio 2021-Un software che permette ai pazienti di avere una visione immediata e diretta di quello che sarà il risultato di un intervento di chirurgia plastica.
Grazie allo specialista Marco Castelli, da trent’anni uno dei protagonisti di questa branca medica sul territorio dell’intera Insubria, approda a Varese la più avanzata tecnologia 3D. «Grazie a una rapporto di collaborazione avviato con l’azienda elvetica Crisalix – spiega il chirurgo, operativo oltre che a Varese anche a Lugano e Bellinzona –, posso dire con il giusto orgoglio di essere il primo a mettere a disposizione dei miei pazienti questa nuovissima tecnologia».
Quali i vantaggi per chi si accosta alla chirurgia plastica, sia per un dato estetico, sia per aspetti legati alla ricostruzione di parti del volto o del corpo a seguito di patologie? «Con questo programma, molto innovativo e sofisticato sui diversi aspetti del software ma anche dell’hardware, si ha la possibilità di avere con immediatezza la percezione di quello che succederà al nostro volto e al nostro corpo. E, nel caso, di fare anche una scelta insieme al chirurgo. Un vantaggio soprattutto sul piano psicologico perché rende il paziente parte attiva su decisioni che impattano fortemente sul proprio modo di vedersi. Questo è uno degli aspetti peculiari che stanno sempre più emergendo come fondamentali nell’attività di un chirurgo plastico all’avanguardia e attento alle esigenze dei propri pazienti».
Entrando nei dettagli operativi di questo suo progetto avviato ormai da qualche settimana, il chirurgo Marco Castelli ne evidenzia un altro elemento peculiare: «Esatto, mi riferisco all’elemento tempo: dopo aver elaborato la simulazione in studio, il paziente infatti può riceverla via mail e, una volta a casa, riflettere, rivalutare le sue scelte ed eventualmente ritornare dal chirurgo per fare le opportune integrazioni. Anche in questo caso, è un’attenzione ancor maggiore riservata alle esigenze dei pazienti stessi».
Una tecnologia non solo innovativa, ma anche utile in un’epoca di Covid in cui, in tale circostanze, è importante che il paziente sia preservato con l’opportuno distanziamento: «I pazienti, infatti – conclude Marco Castelli –, se per qualche motivo non possono recarsi allo studio, sono in grado di farsi direttamente delle foto da inviarmi, così che il sistema le elabori per una “visita a distanza” che comunque non perde nulla dell’efficacia di quella in presenza».