SARONNO, 25 febbraio 2021-Ieri sera, nel consiglio comunale i nostri quattro consiglieri – Luca Amadio, Cristiana Dho, Luca Davide e Lorenzo Puzziferri – hanno espresso voto contrario all’attuazione del Piano di recupero per l’area Ex Parma, così come è stato presentato dal soggetto attuatore dell’operazione ed accettato dall’ amministrazione Fagioli.
Parliamo di un’area dismessa da tempo, per cui la proprietà aveva presentato il progetto già nel 2017 e – nonostante ciò – la precedente amministrazione ha approvato l’adozione del piano a Luglio 2021, a mandato ormai scaduto se non ci fosse stato il posticipo delle elezioni a settembre 2020 a causa dell’emergenza sanitaria.
Il progetto è dovuto passare dall’approvazione del Consiglio comunale perché è in variante rispetto al Piano di Governo del Territorio.
Ma quale sarebbe il motivo della variante?
Il motivo della variante richiesta dall’attuatore – ed approvata in prima battuta dalla precedente amministrazione – è di allargare il proprio ambito d’azione avendo a disposizione un terreno pubblico – ora di proprietà del Comune di Saronno – per costruire una media struttura di vendita (ovvero l’ennesimo supermercato) a discapito di un’area verde pubblica, di un’area cani e di un parcheggio, tutti servizi di interesse pubblico già esistenti ed utilizzati dai residenti della zona e non solo. Per la cessione di questo terreno veniva proposta una permuta, rendendo in cambio un terreno di ugual superficie, che insiste sulla proprietà privata realizzata dal costruttore. Quest’area verde ceduta in permuta ad uso pubblico – confinante anche con Il PalaExbo – sarebbe stata in realtà chiusa da recinzioni e concessa ad uso privato. I cittadini perderebbero quindi circa 7.700 mq di verde pubblico – l’equivalente di 17 campi da basket. Si taglierebbero inoltre 22 alberi ultratrentennali di pregio e ad alto fusto, che non possono essere rimpiazzati nel breve periodo in termini di capacità di filtrazione dell’aria e di ricchezza nella biodiversità da eventuali nuove essenze.
Obiettivo Saronno in campagna elettorale e nel proprio Programma Amministrativo aveva già espresso il proprio dissenso al presente Piano Attuativo così come presentato, ennesimo esempio di un “Progetto Standard” consolidato della precedente Amministrazione, che prevede una permuta tra aree private e aree pubbliche in variante, andando a presentare una diversa perimetrazione dell’ambito di intervento rispetto al PGT e l’insediamento di un supermercato con parcheggi a raso, proprio nell’area oggetto della permuta, oggi destinata, invece, per massima parte, a verde. L’ennesima proposta di un intervento di rilevante portata urbanistica senza un’attenta valutazione delle pesanti ricadute viabilistiche, dovute ad una nuova superficie di vendita e ad un nuovo carico insediativo.
Concludiamo ricordando come in una delle osservazioni portate in Consiglio comunale e corredata da quasi 200 firme, si palesano le richieste dei Cittadini nei confronti dell’Amministrazione precedente nel rivalutare il Piano Attuativo, con le seguenti parole: “L’incomprensibile decisione cementificatrice dell’amministrazione della Lega ha gettato enorme malcontento oltre a quello già esistente e vivo in città sull’operato del Sindaco Fagioli e della Lega: ce ne ricorderemo a Settembre nell’urna!”.
La storia è testimone di come è andata a finire, e questo accade sempre quando si dimentica di essere Rappresentanti dei Cittadini e non i soli protagonisti.