Nei grandi parchi regionali si trova il senso del respiro e armonia con la natura: interessante dibattito a Varese

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VARESE, 21 MAGGIO 2021-di GIANNI BERALDO-

In questo anno e mezzo di pandemia sono cambiate molte cose, con la netta percezione che molte abbiano influenzato e cambiato per sempre il nostro vivere quotidiano.

Tra queste il nostro rapporto con la natura, tema forse un pò bistrattato negli ultimi anni ma ora prepotentemente tornato alla ribalta con la consapevolezza che nessuno può farne a meno, ribadendo con forza quei principi cardini legati al primordiale rapporto uomo-ambiente il cui equilibrio non andrebbe mai stravolto.

Tra le realtà più significative e utili a ritrovare la giusta armonia con la natura e ambiente circostante vi sono sicuramente i grandi parchi, meravigliosi polmoni verdi dove la biodiversità diventa uno spettacolo ineguagliabile.

Tra i parchi più belli di tutto il Paese troviamo ad esempio il Parco del Ticino, creato nel 1974 crescendo sempre più a livello di conservazione e importanza a livello naturalistico e turistico, ricco com’è di percorsi e piste ciclopedonali.

Del Parco del Ticino così come l’importanza di tutti gli altri se ne è parlato oggi in una tavola rotonda, organizzata in presenza nella sala riunioni della Camera di Commercio con collegamenti online, per la Giornata Europea dei Parchi 2021 coincidente con lunedì 24 maggio.

Appuntamento che, a partire da sabato 21 maggio, verrà ricordato con una serie di

Mario Marzorati

eventi organizzati da Federparchi Lombardia e che coinvolgerà grandi Parchi regionali compresi quelli di molte ville storiche del varesotto.

Diversi gli ospiti, come l’assessore regionale all’Ambiente Fabio Rolfi e Giuseppe Barra collegati dalla Regione Lombardia, mentre tra gli ospiti in sala vi era Mario Marzorati (Presidente Parco Nord Milano nonchè coordinatore Federparchi Lombardia) e Cristina Chiappa, Presidente Parco del Ticino e vice coordinatrice Federparchi Lombardia.

Presenti pure Il professore Angelo Corsico del Policlinico San Matteo che ha illustrato l’approccio medico sulla carte del respiro e Giorgio Vacchiano ricercatore forestale Università degli Studi di Milano.

Incontro e dibattito importante anche in relazione alla rete ecologica dei Parchi, pensata come opportunità di cura ambientale e sociale per tutta la Lombardia.

Cristina Chiappa

Parlare di parchi, ambiente e biodiversità vuol dire immergersi direttamente nella natura respirando a pieni polmoni atto, quello della respirazione naturale, oggi più che mai così importante visto che la causa principale di ricoveri e decessi covid-19 sono proprio per difficoltà respiratorie (polmonite bilaterale tra le più diffuse).

Sul senso di libertà che ci regala questa immersione nella natura e sul senso più ampio della bellezza del respiro anche a livello psicologico  ne parla pure il libro “Il senso del respiro”, una serie di brevi riflessioni scritte da più autori e presentato questa mattina durante l’incontro.

<<Polmone verde è tra le definizioni migliori per definire in modo generale tutti i nostri parchi-dice Cristina Chiappa-. Sono orgogliosa ovviamente di rappresentare il Parco del Ticino, primo parco regionale italiano,che abbiamo preservato in modo ottimale. Soltanto attraversare i nostri boschi penso che il respiro si percepisca: non soltanto il nostro ma pure quello del bosco stesso e della terra. Essere in contatto con la natura ci fa stare meglio e vedere le cose sotto un punto di vista diverso>>.

E su queste ultime affermazioni non possiamo che concordare ricordando che i parchi naturali sono un patrimonio di tutti noi, per questo dobbiamo averne cura.

direttore@varese7press.it